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Antievasione, cominciamo dalla sanità

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Ho partecipato come relatore, e come socio dell’Associazione sulle regole al Civics Fest di Acquapendente il 7 dicembre 2012.

Ho presentato il mio progetto tweetsalute partendo dall’Articolo 32 della Costituzione Italiana e dalla necessità di ricostruire un nuovo ‘ponte’ tra medico e paziente che riduca “Il problema della medicina difensiva”. Ippocrate diceva infatti che “il medico ed il paziente devono combattere insieme contro la sofferenza”. Perché quindi non utilizzare la tecnologia che sta prendendo sempre più piede per aiutarci? Mio nipote Luca De Felice,  che ha scritto per il Sole 24 Ore il libro “Marketing conversazionale”, alla pagina 101 paragona Twitter ad “ascolto, dialogo e cognizione in un microblogging che permette ai suoi utenti di diffondere brevi messaggi di testo”. Proprio ascolto, dialogo e cognizione servirebbero per ricostruire un ‘ponte’ fra medico e paziente.

Subito dopo Marco Vettorello ha presentato una applicazione contro l’elusione e l’evasione fiscale che non evidenzia, ha specificato l’inventore, il denunciante e/o il denunciato perché non è il loro intento. Il fine è semplicemente quello di sensibilizzare. Nel sito evasori.info medici e dentisti sono ai vertici delle segnalazioni come ha indicato Marco Vettorello nella sua presentazione di Acquapendente. Questo dato emerge anche dal “terzo rapporto Eures 2012 sull’evasione fiscale in Italia”. I medici, invece, proprio perché sono custodi e servitori del ‘bene comune’ non dovrebbero nascondersi ponendosi ai vertici dei contribuenti italiani.

La Costituzione Italiana in materia di sanità ci regala dei diritti, articolo 32 ma ci impone dei doveri per far valere i diritti, articolo 53. Ho imparato da Gherardo Colombo che “per essere liberi occorre sapere”. Mi piace aggiungere che “per sapere occorre comunicare”. La tecnologia e le applicazioni possono aiutare. 

http://tweetsalute.com/

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