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‘Ndrangheta, boss ergastolano aggredisce pm antimafia di Reggio Calabria

Domenico Gallico, condannato a 7 ergastoli, aveva chiesto di essere interrogato: ha rotto il setto nasale al magistrato e ferito due agenti di polizia penitenziaria (uno ha riportato la frattura di un braccio)
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Un boss della ‘ndrangheta, Domenico Gallico, di 54 anni, ha aggredito nel carcere di Viterbo, dove è detenuto in regime di 41 bis, il pm della Dda di Reggio Calabria Giovanni Musarò, che ha riportato la frattura del setto nasale. Gallico, condannato a sette ergastoli, aveva chiesto di essere interrogato nell’ambito di un processo in cui è imputato. Feriti anche due agenti di polizia penitenziaria intervenuti per bloccare l’aggressione.

L’aggressione è avvenuta poco dopo che Gallico ha fatto ingresso nella stanza del carcere in cui doveva svolgersi l’interrogatorio e dove ad attendere l’ergastolano c’era il pm Musarò. Uno dei due agenti di custodia feriti ha riportato la frattura di un braccio. Sia Musarò che i due agenti sono stati ricoverati in ospedale per la ferite riportate nell’aggressione.

Proprio ieri, peraltro, la Guardia di Finanza di Genova hanno sequestrato una società con sede a Sanremo, attiva dal 2006 e operante nel settore ‘movimento terra’, quattro automezzi, e i conti correnti di un socio e del gestore dell’azienda, ritenuto un affiliato proprio alla cosca calabrese dei Gallico di Palmi. Il sequestro era stato effettuato in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale di Reggio Calabria.

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