Treno Frecciarossa 9544: prima classe euro 133, seconda classe euro 95. Partenza da Napoli alle 14.50, fermate a Roma, Firenze e Bologna, arrivo a Milano centrale alle 19.40. Salvo squadre di calcio presenti a bordo. Tutto vero. Per conferma, chiedere alle centinaia di passeggeri che martedì 30 ottobre hanno dovuto raggiungere il capoluogo lombardo. A quasi un’ora dalla fine dell’itinerario programmato, infatti, il convoglio ha abbandonato la linea dell’alta velocità e si è diretto verso Parma. La spiegazione del cambio di programma direttamente dall’altoparlante interno: sosta straordinaria. Il motivo? Lo si è capito una volta arrivati alla stazione della città ducale, quando dal treno è scesa l’interna delegazione della As Roma, impegnata domani al Tardini contro i padroni di casa nella decima giornata del campionato di Serie A. Tra scarico bagagli di Totti & Co., autografi, sorrisini e proteste assortite, i passeggeri giurano di aver accumulato oltre 40 minuti di ritardo. Una volta arrivati a Milano centrale, poi, qualcuno si è diretto alla Polfer per denunciare l’accaduto, altri hanno segnalato la cosa all’ufficio reclami di Trenitalia, altri ancora hanno raccontato tutto ai giornali.

Segnalazione ricca di dettagli: nessun avviso sui tabelloni presenti negli scali di Napoli, Roma, Firenze e Bologna, idem per quanto riguarda gli avvisi a bordo. Se non per quella “sosta straordinaria” buttata lì dagli altoparlanti del treno. Non solo. Dopo una dettagliata ricerca sulla Rete (e sul sito ufficiale di Trenitalia), del ritardo ‘programmato’ per accompagnare l’undici di Zeman a Parma neanche l’ombra. Chi, quindi, non voleva sorbirsi il ritardo ‘calcistico’ non è stato messo nelle condizioni di poter scegliere un altro treno, magari di un’altra compagnia. Ed è stato costretto a sorbirsi il disagio ‘programmato a sua insaputa’. Un disservizio mica da ridere. Almeno a sentire le testimonianze di chi era bordo del Frecciarossa 9544, che ora minaccia reclami e ricorsi al Codacons pur nella consapevolezza di non potere avere nessun rimborso. Quest’ultimo, infatti, scatta solo dopo 60 minuti di ritardo.

Per il capo ufficio stampa di Trenitalia Federico Fabretti, però, la realtà dei fatti è ben diversa. “Il 16 ottobre abbiamo firmato con la As Roma una partnership di collaborazione per cui i giallorossi viaggeranno con i nostri Frecciarossa in occasione di alcune trasferte” ha detto Fabretti al fattoquotidiano.it. Ma i passeggeri erano stati messi al corrente che sulla tratta Napoli-Milano martedì 30 ottobre ci sarebbe stato un ritardo di 40 minuti? “Innanzitutto il ritardo accumulato è stato di soli 19 minuti, di cui 14 dovuti a problemi di circolazione. E poi erano stati tutti avvisati”. Come? “Quindici giorni fa c’è stata una comunicazione ufficiale – ha spiegato Fabretti – e a quanto mi risulta la cosa era segnalata sui tabelloni delle stazioni di competenza nonché comunicata dagli altoparlanti sia prima della partenza che in uscita verso la stazione di Parma”. Numerosi passeggeri, tuttavia, raccontano l’esatto contrario di quanto specificato dal responsabile della comunicazione di Trenitalia. Che poi aggiunge un dettaglio. Non di poco conto. “Abbiamo deciso comunque di rimborsare ai passeggeri che hanno subito disagi il 25% del costo del biglietto”. Un’ammissione di colpa, quindi. “Assolutamente no – ha puntualizzato Fabretti – E’ un segno d’attenzione verso i nostri clienti”.

A prescindere da questioni dialettiche, è interessante aggiungere un altro dato. Trenitalia ha sottoscritto simili accordi di partnership non solo con l’As Roma, ma anche con Inter, Milan, Juventus, Lazio e altre società del campionato italiano. Avviso ai passeggeri: prima di partire, conviene controllare il calendario di Serie A.

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