Il mondo FQ

Processo Mediaset, Pecorella: “Accanimenti contro Berlusconi? Io ci andrei cauto”

L'ex legale del Cavaliere commenta la condanna seguita al processo Mediaset: "L'ex premier oggi è un semplice cittadino. I giudici potevano avere ragioni per accanirsi prima, non ora". Il parlamentare Pdl a giugno aveva aderito all'associazione "Per un'altra Italia"
Processo Mediaset, Pecorella: “Accanimenti contro Berlusconi? Io ci andrei cauto”
Icona dei commenti Commenti

Accanimenti contro Berlusconi? Per Gaetano Pecorella, parlamentare Pdl e ex avvocato del Cavaliere, meglio “andarci cauti questa volta”. “Se si pensa che ci sia accanimento – ha detto in un’intervista al quotidiano Avvenire – cosa do­vremmo pensare, che nelle precedenti circostanze l’ex premier non ha subìto condanne per non alterare gli equilibri politici? E poi faccio un’altra riflessione: Berlusconi oggi è un ‘semplice cittadino’, che tra l’altro tre giorni fa ha annunciato un passo indietro dalla prima linea politica. I giudici potevano avere ragioni per accanirsi prima, non ora”. 

E sulla condanna inflitta all’ex premier: “Tra prescrizioni e assoluzioni, sinora Berlusconi non era mai stato condannato. Insomma, quando si è arrivati al giudizio, la pubblica accusa è sempre stata smentita. E’ la prima volta che accade l’inverso”. Il quotidiano della Cei, fa però notare che, “questa, è la prima condanna di Berlusconi, ma Pecorella non è più il suo legale”.

Osservazione a cui il parlamentare ribatte in fretta: “Non dica altro. Posso solo considerarmi sod­disfatto di averlo assistito in tutti i processi in cui è stato assolto, a partire dal caso-Sme, il più importante e difficile di tutti”. Eppure continua, imputando un altro errore a Berlusconi, quello “di aver promosso il cambiamento con un anno e mezzo di ritardo. Dovevamo fermarci quando non riuscivamo più a governare ed eravamo assediati dalla giustizia. Le mie po­sizioni critiche, oggi lo si capisce, erano solo nel suo interesse”.

Mesi fa Pecorella spiegava al Fattoquotidiano.it che “Berlusconi è la testa del partito, ed è evidente che errori e omissioni non si possono che imputare a chi ha diretto il Pdl negli ultimi anni”, raccontando di aver aderito all’associazione Per un’altra Italia, una pattuglia di 14 esponenti azzurri intenzionati a rilanciare la “rivoluzione liberale” italiana, rimasta “incompiuta” dal 1994. Con lui molti berlusconiani fino a ieri irriducibili, come Giorgio Stracquadanio e Isabella Bertolini, oltre a pidiellini della prima ora da tempo dissidenti, come Roberto Antonione e Giustina Destro. “Però sono contrario – aveva precisato – a identificare un singolo responsabile, non è che cambiando il leader si risolvono i problemi”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione