E venne il giorno dell’apparizione televisiva in diretta di Nicole Minetti. Quella vera, stavolta, e non la versione spassosissima di Virginia Raffaele. Nello studio amico di Domenica Live, il nuovo contenitore domenicale di Canale 5 presentato da Alessio Vinci, il consigliere regionale più chiacchierato d’Italia è arrivata con il solito sorriso beffardo, scegliendo una mise certamente non usuale: niente t-shirt aderenti o scollature osé, meglio optare per una camicetta bianca monacale, per non spaventare troppo il pubblico della domenica pomeriggio.

Nicole Minetti ha tentato la strategia Carfagna, dimenticando però che l’ex ministro ha affinato anche una tecnica oratoria e una mimica degne della più integerrima madre badessa e non si è limitata a un semplice cambiamento di guardaroba. Alessio Vinci, che del passato alla Cnn ha conservato solo la buona pronuncia quando c’è da dire qualche parolina in inglese, ogni tanto prova a fare il giornalista vero, e qualche domandina scomoda qua e là la piazza, ma senza esagerare. Lei, Nicole, conserva sempre una certa calma sorniona, risponde punto su punto con una faccia di tolla da Guinness dei primati e difende l’indifendibile, cioè se stessa, dalla pioggia di critiche piovute in questi mesi.

L’apparizione televisiva della Minetti ha dimostrato ancora una volta che la ragazza non è stupida. Sfacciata, volgarotta nei gesti e nel linguaggio, politicamente nulla, moralmente riprovevole, ma non stupida. E allora gioca a fare la ventisettenne impegnata nel sociale che non si vergogna del suo ruolo da cooptata in consiglio regionale, che lancia frecciatine velenose quando si parla di De Romanis e Fiorito, che fa finta di cadere dal pero quando torna sul tavolo la questione delle sue dimissioni reclamate da mezzo Pdl. E poi, per quanto riguarda l’inesperienza politica, regala la perla migliore: “Per fare politica non bisogna essere preparati”. Stai a vedere che basta essere belli e disinibiti.

Altro capitolo scottante che Vinci tocca con una certa insistenza è la sfilata in costume da bagno di un paio di settimane fa. Anche su questo, Minetti non ha dubbi: “Non c’è niente di male se un consigliere regionale sfila svestito in passerella”. Per le sfilate maschili, il Pd lombardo potrebbe puntare su Pippo Civati.

Scherzi a parte, come esce Nicole Minetti dall’apparizione televisiva di ieri? Esattamente come c’è arrivata: imbarazzante. Almeno dal punto di vista politico, visto che l’unica cosa che ha ripetuto più volte riguardante la sua attività in consiglio riguarda il latte materno. La signorina è più disinvolta e “a fuoco” quando parla di Corona, paparazzi e costumi da bagno, piuttosto che quando si lancia in analisi strampalate sul delicato momento politico e sull’ondata di indignazione nei confronti della classe dirigente di questo paese. Visto che, come dicevamo, stupida non è, sicuramente saprà che proprio lei è uno degli emblemi del crollo di credibilità della politica. Ma, ribadiamolo per l’ennesima volta, più che sua la colpa è di chi l’ha voluta in quel listino bloccato. Sì, proprio lui, quello che proprio in questi giorni invita i giovani pidiellini a sparare sul quartier generale. Faccia di tolla.

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