L’aggressione sfociata nel ferimento con un colpo di arma da fuoco alle prime luci dell’alba di oggi sul lungomare di Rimini, in località Miramare, è scaturita dal diverbio per una ragazza tra un gruppo di ragazzi magrebini regolari e un giovane albanese. Non ci sarebbero, stando alle prime indagini fatte dal Reparto Operativo dei carabinieri, connessioni con fenomeni di criminalità.

Secondo quanto hanno raccontato due dei ragazzi coinvolti, magrebini regolari in Italia e residenti a Rimini, mentre erano fermi assieme a un terzo amico in un’auto parcheggiata lungo viale Regina Elena, sono stati avvicinati da un albanese che ha chiesto loro chi avesse cercato di parlare con la sua ragazza. Uno dei tre – anche lui regolare in Italia, di 37 anni – è sceso a quel punto dall’auto per parlare con l’albanese, ma questi avrebbe estratto la pistola – una semiautomatica di piccolo calibro – ed esploso un colpo, che ha ferito il ragazzo all’addome. Poi l’albanese e la ragazza si sono allontanati.

I carabinieri, accorsi sul posto, hanno interrogato i testimoni e ricostruito l’accaduto, e le versioni fornite coincidono. Sono in corso tutte le verifiche del caso per rintracciare l’aggressore e la ragazza. Il ferito è stato sottoposto ad un intervento per estrarre l’ogiva della semiautomatica calibro 6.35 con cui è stato colpito. L’uomo, nonostante la gravità della ferita, non è in pericolo di vita.

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