L’archeologo italiano Emiliano Antonelli è stato scelto da curatori del Museo Nacional di Costa Rica per uno studio delle misteriose sfere di pietra immortalate da Indiana Jones in una scena famosa del film ‘I predatori dell’Arca perduta”. La ricerca su questi artefatti precolombiani, alcuni pesanti anche 16 tonnellate, è iniziata ieri a Osa, nel sud del paese centroamericano. Le sfere, circa 300, possono essere dichiarate patrimonio dell’umanità dall’Unesco

Antonelli è anche restauratore ed è presidente del Consorzio Conservazione e Restauro di Monumenti e Opere d’arte (Croma) a Roma. Analizzerà lo stato delle sfere ed elaborerà le raccomandazioni necessarie sul loro restauro e sul controllo di agenti atmosferici e ambientali che potrebbero danneggiarle. Questi globi di pietra sono stati analizzati scientificamente per la prima volta nel 1930 e secondo gli studiosi sono state scolpiti approssimativamente nel 600 dopo Cristo, ma si ignora il perché. Alcuni libri sull’argomento associano le misteriose sfere al continente perduto, l’Atlantide, che potrebbe essere sprofondato dove oggi sono i Caraibi, o ne attribuiscono la creazione a possibili visitatori extraterrestri. Ma la tecnica usata per scolpirle li smentirebbe, essendo simile a quella della ceramica delle culture precolombiane. La presenza di Antonelli in Costarica si deve allo scultore costaricano Jimenes Deredia che lo ha contattato durante una sua mostra esposta nel Foro Romano nel 2009. Il governo di San Josè pretende ora che l’Unesco approvi il suo progetto di parco delle sfere precolombiane chiamato di “Pienezza sotto il cielo”. 

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