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Api, in autunno un farmaco per tentare di fermare la moria degli insettti

Inventato dalla ricercatrice italiana il supplemento dovrebbe entrare in commercio negli Usa ed entro poco tempo la disponibilità dovrebbe essere estesa all'Europa. L'azienda non ha rivelato la composizione, ma afferma che "il supplemento è in grado di aumentare del 50% la popolazione delle colonie, mentre il gruppo di controllo ne ha perso il 40%"
Api, in autunno un farmaco per tentare di fermare la moria degli insettti
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Quello del collasso delle colonie di api (Ccd, colony collapse disorder) è un problema che sta affliggendo in maniera preoccupante gli alveari di tutto il mondo, anche per gli aspetti ancora misteriosi dell’epidemia che non ha ancora una causa certa. Una compagnia della Florida afferma però di aver trovato la soluzione, sotto forma di un supplemento organico da aggiungere all’acqua che non solo proteggerebbe gli alveari ancora non colpiti, ma farebbe anche ricrescere quelli danneggiati.

Il Ccd sta procurando miliardi di danni in tutto il mondo non solo per la mancata produzione di miele, ma anche per il ruolo di questi insetti nell’impollinazione. L’epidemia è in corso dal 2006, e può far perdere alle colonie anche il 50% delle api operaie in un giorno, anche se nelle forme più gravi spazza via gli abitanti dell’intero alveare. Sulle possibili cause gli scienziati sono divisi, e la colpa viene data da vari studi a parassiti, virus, ai cambiamenti climatici e persino alle antenne dei telefonini o agli Ogm. Inventato dalla ricercatrice italiana Francesca Del Vecchio, il supplemento chiamato Beevita dovrebbe entrare in commercio negli Usa il prossimo autunno, e entro poco tempo la disponibilità dovrebbe essere estesa anche all’Europa. L’azienda non ha rivelato la composizione, ma afferma in un comunicato che “il supplemento è in grado di aumentare del 50% la popolazione delle colonie, mentre il gruppo di controllo ne ha perso il 40%”.

Fonte – Agi

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