Fabbisogno, migliora di ben 15 miliardi. Giro di boa semestrale a tutto vento per i conti pubblici, grazie alle entrate fiscali e all’autotassazione che registrano un incasso boom. Il gettito erariale, secondo le prime elaborazioni, avrebbe segnato un incremento di circa 5 miliardi rispetto allo scorso anno. Così i conti pubblici di “cassa” chiudono la prima metà dell’anno con un risultato più che confortante: il fabbisogno, cioè il “rosso” tra entrate ed uscite, migliora di 15 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il fabbisogno cumulato del primo semestre dell’anno – secondo i dati diffusi ministero dell’Economia – si è attestato a 29,1 miliardi di euro contro i 43,9 miliardi ai quali si era fermata l’asticella a metà 2011. “Giugno chiude bene”, scrive il ministero dell’Economia, guidato dal presidente del Consiglio Mario Monti, in un comunicato di sole cinque righe. Ed è vero, per trovare un risultato migliore bisogna risalire al 2008, anno di transizione tra la gestione dei conti pubblici di Tommaso Padoa-Schioppa e di Giulio Tremonti, che chiuse con un deficit, cioè il dato di competenza che vale ai fini del patto di stabilità europeo, sotto il 3 per cento: l’Istat lo fotografò al 2,7%.

L’andamento positivo registrato già nei mesi precedenti, che è evidente nell’andamento dei fabbisogno cumulato, ha trovato conferma nel mese di giugno: l’avanzo è stato di 5,8 miliardi, contro il miliardo segnato lo corso anno, grazie al buon andamento degli incassi fiscali. Giugno, del resto, è da sempre uno snodo nei conti pubblici perchè registra le prime entrate dell’autotassazione, soprattutto quelle pagate dai contribuenti persone fisiche. Un risultato che certo, dopo le difficoltà registrate nei mesi scorsi sul fronte del gettito fiscale, non è di scarso rilievo. Anche perchè quest’anno i contribuenti erano alle prese non solo con le imposte sui redditi ma anche con il versamento dell’Imu, che solo in piccola parte (per la metà della quota relativa alla seconda casa) finisce ad alimentare il gettito del settore statale.

Articolo Precedente

Scandalo Libor, si dimette il presidente di Barclays. Ma la bufera non si placa

next
Articolo Successivo

Scandalo Libor, si dimette l’ad Barclays. Diamond: “Azioni sempre corrette”

next