Piano piano, sottovoce
In Rai di gay si parla raramente e malvolentieri. E anche ieri, dopo la sparata omofoba di Antonio Cassano in conferenza stampa, nello studio di EuropaStadio è calato il gelo. In realtà, la conduttrice Paola Ferrari (nel 2008 candidata alle elezioni politiche ne La Destra della sua amica Daniela Santanché) non aveva fatto cenno alle frasi incriminate, “sbianchettate” anche dal servizio sulla conferenza stampa del giocatore barese. Ci ha pensato Enrico Varriale a sottolineare la gravità di quelle frasi offensive, chiedendo le scuse della FIGC. Bruno Gentili ha parlato di “parole da strada dette da un ragazzo di strada”. La stessa Ferrari ha interrotto Varriale, invitando semplicemente a “parlar d’altro”. Non ci stupisce l’atteggiamento della Rai sull’argomento. È il degno specchio di un paese fondamentalmente omofobo, guidato da una classe dirigente omofoba.

Penne di struzzo
Risate tra i giornalisti dopo le frasi di Cassano. Ma il numero più applaudito è stata l’esecuzione di “Quant’è bellu lu primo ammore” con l’ascella.

Coerenza
“Froci!”, disse Cassano agitando nervosamente la mano ornata da una veretra tutta tempestata di diamanti…

La mamma dei piddini è sempre incinta
Cassano contro i gay. Pronta la candidatura alle primarie Pd. I moderati del partito lo preferiscono a Fioroni: “È più colto”. Veltroni esulta: “Colmato il vuoto lasciato da Calearo e Binetti”.

Paoneggiamenti
Esclusivo: Cecchi Paone ha avuto una relazione anche con Winston Churchill, Jeeg Robot d’acciaio e padre Cionfoli.

Ma chi? Io?
Il foglio sul quale è stato stampato il comunicato della FIGC per smentire la presenza di gay in rosa era fucsia e i puntini sulle i erano glitterati. L’addetto stampa ha firmato con l’impronta delle labbra.

I have a dream
E se il gay in nazionale fosse il compagno di stanza di Cassano? Buonanotte Antonio…

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