C’era una volta tanto ma tanto tempo fa (e speriamo sempre di più), in un paese lontano lontano (ma in realtà non tanto) la fantastica terra della Pedania, una mirabolante e onirica pene-isola (dove la vita ed il destino degli uomini venivano guidati soprattutto dall’attrezzo da rabdomante in dotazione solo dei maschi ma ben attratto dalle femmine), nella quale centinaia di migliaia di accoliti beoni credevano e forse credono tutt’ora. Per rendere credibile la fantastica terra della Pedania furono inventati addirittura vari sacri rituali, ai quali gli accoliti hanno partecipato costantemente nel tempo, inneggiando alla purezza dei loro ideali e dei loro comportamenti. Noi siamo puri – gridavano in un italiano pedano, appunto inesistente, al pari delle loro idee –  salvo scoprirsi poi più impuri degli altri.

Nella Pedania regna da molti lustri un re incontrastato: il formichiere gigante, un Mirmecofagide con un corpo robusto, di forma allungata e compresso lateralmente, assai lungo con una codona. Con il suo muso conico a forma di proboscide e lingua filiforme, particolarmente vischiosa, cattura le termiti e le formiche, introducendola rapidamente nei formicai attraverso le aperture prodottevi con i grossi unghioni. Un animale dal pelo ispido e dalle armi affilate e infide. Pur non avendo i denti, il formichiere ha una lingua lunga mezzo metro, molto affusolata e appiccicosa capace di entrare e uscire come un martello pneumatico da un formicaio anche 150 volte in un minuto. In questo modo riesce a ingurgitare circa 30 mila insetti al giorno, grazie anche al loro potente olfatto, 40 volte superiore a quello umano. Quando si dice errando che pecunia non olet… Dormendo si ripara e protegge con la foltissima coda.

Un re incontrastato, dotato di una voracità insaziabile, di una lingua penetrante e di un pelo talmente ispido, capace di resistere a qualsiasi attacco, pure se ripetuto e attrezzato. Si aggiunga, ma forse si anteponga, che il formichiere gigante rechi su di se un marchio a fuoco che lo rende ancor più invincibile: c.l. quali iniziali attestanti la provenienza dello stesso dal temutissimo Circolo dei Lestofanti 

Nel fantastico paese della Pedania il re ha governato insieme a vassalli di ogni risma, sia di parte che in disparte. Tra essi meritano di essere ricordati (e chi potrà mai dimenticarli?), il Buono, il Cristiano, il Panzone, il Pennuto, il Ramaldo. Vassalli che amministravano le province del re incassando per lui e per se tanti pedani d’oro (la moneta in vigore nella pedania). “Tutti per uno, uno per tutti!” era il loro Vangelo.

In questo paese dei balocchi vivevano altri personaggi curiosi, come nel cult movie Freaks del 1932 diretto da Tod Browning. In particolare ci vivevano la Trota sghemba e la Mignatta rifatta. Questi ultimi erano personaggi inquietanti poiché pur non partecipando in alcun modo alle scelte del formichiere, erano stati inseriti per volontà di altri reucci. All’insaputa del popolino che in buona parte continuava a dare fiducia al formichiere gigante, pur consapevole che lo stesso gli stava razziando da anni tutti i formicai. Formicai nei quali i regnati andavano pure a farsi curare.

Oramai il formichiere gigante si sentiva però braccato perché il crollo dei formicai aveva aperto delle crepe enormi nel terreno. Pur tuttavia continuava imperterrito a dichiarare che mai avrebbe ceduto lo scettro, perché anche se tra amici si fa cassa comune poi alla fine chi decide è sempre lui.

Ma oramai il populino era stanco del re e soprattutto si era svegliato dal lungo torpore, capendo che nell’ampolla v’erano solo sostanze psicotrope. Alla fine il formichiere braccato si tolse il pelo ispido (a fiori) e urlò a squarciagola: “Basta non mi meritate, me ne vado! (in barca)”. Ma al pontile del lago maggiore v’erano due figuri col pennacchio ad aspettarlo. I quali appena lo videro gli notificarono il fermo e l’intimazione a restituire il maltolto accumulato nei lustri. Parrebbe circa un miliardo di formiche.

E da quel giorno, tutti vissero (forse) felici e contenti…

(Prima di andare a nanna invento sul momento 3 titoli di fiabe e il mio cucciolo ne sceglie una. Racconto facendo cambiano i personaggi e può cambiare la trama ed il finale. Sicchè ogni riferimento a nomi e persone è puramente casuale.)