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Prevenzione, lettera aperta ai pediatri italiani

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In occasione del 68° Congresso Nazionale della Società Italiana di Pediatria tenutosi a Roma dal 9 all’11 Maggio, l’ Associazione Minerva p.e.l.ti (associazione di genitori di bambini oncolocigi), ha rivolto ai Pediatri italiani una lettera aperta scaricabile da www.minervapelti.it.

La lettera è un accorato appello affinchè l’attenzione in tema di salute – soprattutto nel caso delle patologie oncologiche – venga rivolta non solo alle ricerca di terapie efficaci, ma alla individuazione e rimozione delle cause che sono all’origine di queste, come di altre, malattie.

Se nel singolo caso può essere difficile, se non impossibile, risalire alle cause, è altrettanto vero che fattori di rischio sono sempre più presenti nell’ambiente nel quale viviamo e nel quale vengono concepiti, nascono e crescono i nostri bambini.

Ci si riferisce a diossine, Pcb (policlorobifenili), metalli pesanti, pesticidi, particolato, conservanti, additivi, coloranti ed altri numerosissimi composti chimici che provengono da insediamenti industriali, inceneritori, ma anche da prodotti e strumenti di uso quotidiano, spesso insospettabili.

Per non parlare del crescente inquinamento elettromagnetico che pervasivamente ed invisibilmente si diffonde attraverso gli oggetti simbolo del nostro “progresso” (telefonini, cordless, reti wifi, ecc.).

Pertanto, se vogliamo proteggere l’infanzia ( ma anche noi stessi), dobbiamo allargare i nostri orizzonti ed attuare finalmente la Prevenzione Primaria.

La Prevenzione Primaria, come scriveva Lorenzo Tomatis, vuole agire “sulle cause delle malattie, prima che queste si manifestino, riducendo l’esposizione delle popolazioni agli agenti tossici e cancerogeni…Essa tutela la salute e protegge il ricco come il povero, ma non porta onori, fama o denari ed è purtroppo negletta ai governi ed alle istituzioni”.

I genitori di Minerva p.el.t.i. chiedono che i medici, senza ulteriori indugi, si facciano veicolo di informazioni, conoscenze, consigli circa quello che già si sa o si sospetta in tema di rischi ambientali, avendo come cardini ispiratori i principi di Prevenzione e Precauzione.

Del resto l’art.5 del Codice Deontologico medico afferma: “Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini”, se questo è vero per gli adulti, quanto più determinante sarà l’ambiente per organismi in accrescimento, ovviamente più sensibili, quali feti, neonati, bambini?

Con parole pesanti come macigni, ma con lucida preveggenza, già nel 1987 Lorenzo Tomatis scriveva: “la deliberata spietatezza con la quale la popolazione operaia è stata usata per aumentare la produzione di beni di consumo e dei profitti che ne derivano si è ora estesa su tutta la popolazione del pianeta, coinvolgendone la componente più fragile che sono i bambini, sia con l’ esposizione diretta alla pletora di cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche presenti nell’ acqua, aria, suolo, cibo, sia con le conseguenze della sistematica e accanita distruzione del nostro habitat”.

Minerva era la dea della guerra, raffigurata spesso con un grande scudo, ma era anche la dea protettrice dei fanciulli: alla luce di queste parole e del mondo che ci circonda ci sembra che oggi più che mai i nostri bambini abbiano bisogno di adulti determinati, agguerriti e con scudi possenti al pari di Minerva.

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