Dì ad Ignazio di non arrivare
Che non voglio piangere l’assenza di Lucio
Le sue mani mangiavano il mondo
Dì alla luna che non venga stasera.

Dove il cuore di un uomo se ne è andato
La sua materna paterna fraterna
consolatoria voce ci accompagnerà
Lasciandoci il suo tum tum tum
accordato alla vita.

Zigomi e gentilezza nel suo viso
Sorriso sposato alla vita
Mai ci mancherà
Perché mai sapremo
Quel che ci stava per regalare.

E lì il dolore si fa insostenibile
Dì alla luna di non venire
Che un poeta non può morire.

Articolo Precedente

Cesare deve morire

next
Articolo Successivo

“L’odore della guerra”, le foto

next