E’ stato arrestato a Vienna un cittadino serbo, di 41 anni, ritenuto il complice del giovane nomade che lo scorso 12 gennaio ha investito e ucciso Niccolò Savarino, vigile urbano della Polizia locale di Milano. L’arresto è stato effettuato da un reparto speciale della polizia nei pressi del castello di Schoenbrunn, mentre il serbo stava per vendere dei quadri rubati. L’altro uomo fermato, era stato rintracciato in Ungheria pochi giorni dopo l’omicidio.

La notizia dell’arresto è stata pubblicata dal quotidiano viennese Kronenzeitung e confermata da un portavoce della polizia all’agenzia stampa Apa. L’uomo aveva contattato alcuni potenziali acquirenti per dei quadri rubati. Il loro valore ammonterebbe a un milione di euro. L’uom è stato bloccato sabato mattina in macchina da agenti del reparto speciale di polizia Cobra nella Schoenbrunnerstrasse, la via che dal centro di Vienna porta al famoso castello.

L’arresto è avvenuto nell’ambito di una inchiesta su un traffico di quadri rubati. Oltre al serbo, la polizia austriaca ha arrestato altri sei complici. Gli inquirenti – scrive il quotidiano Kronenzeitung – avevano ricevuto una soffiata secondo cui il serbo, ricercato con mandato di cattura europeo, si sarebbe trovato a Vienna per piazzare alcuni quadri rubati in Italia (valore un milione di euro). Per due giorni, gli agenti del reparto speciale di polizia Cobra hanno pedinato l’uomo. L’arresto è avvenuto sabato mattina, mentre l’auto del serbo era ferma a un semaforo sulla Schoenbrunnerstrasse. La polizia austriaca non ha reso noto i nomi degli arrestati.

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