Che passo avanti, ragazzi. E poi dicono che Sanremo è inguaribilmente eguale a se stesso. Che è e resterà in eterno un’accozzaglia di cattivo gusto e scempiaggini varie, musicali e no, che non ha eguali al mondo e che, in fondo, serve a milioni di persone per spernacchiare difetti altrui dimenticando per cinque sere che sono anche i propri. Invece cambia, Sanremo.

Ricordate le imperdibili interviste di cui l’anno scorso la premiata ditta Morandi&Canalis si resero protagonisti con De Niro e la Bellucci? Due perfetti esempi da mostrare nei corsi di giornalismo dicendo ai ragazzi: ecco, così non si fa. Ieri sera invece Morandi ha messo sotto torchio la Pellegrini. E che torchio. Difficile non immaginare il trust di autori capitanato da Simona Ercolani (quella di “Sfide”) e soprattutto Federico “lucchetto” Moccia che si spremono le meningi per arrivare dopo lungo e logorante lavoro a partorire due domande vere da rivolgere alla Pellegrini: perchè non vuoi fare da portabandiera a Pechino? E poi: perché ogni tot mesi ti innamori di un collega natatorio?

Detto che la Pellegrini è un fulgido esempio di come il talento sportivo possa essere inversamente proporzionale alla propria capacità comunicativa (la Pellegrini è negata come testimonial di alcunche’ anche se continuano a volerla come testimonial) si plauda ai progressi delle interviste sanremesi e soprattutto di Moccia e soci: di questo passo fra dieci anni a Sanremo vedremo anche un’intervista di senso compiuto e degna di tal nome.

(Foto: LaPresse)

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