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Indignados dello spray
Graffittari e impegno politico

Intervista a Zoa, dissidente russa che disegna la sua protesta sui muri di San Pietroburgo e reportage da un liceo romano dove un preside "progressista" ha trasformato gli studenti in artisti di strada
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Da diversi anni ormai la “street art” ha lasciato i ghetti e le periferie in cui era nata per trasformarsi in una forma riconosciuta di espressione artistica e politica. Il dibattito è sempre acceso, ma eventi culturali come la mostra al PAC di Milano nella primavera del 2007, Street Art, Sweet Art, hanno contribuito a sdoganare un modello artistico nell’immaginario comune.

Il prossimo numero di Saturno esplorerà le trasformazioni che l’arte di strada ha vissuto negli anni. Marco Filoni racconta la lungimiranza del Preside del Liceo Scientifico Newton di Roma, che ha capito che l’unico modo per fare in modo che gli studenti e le studentesse si prendessero cura dei luoghi che vivono ogni giorno era quello di lasciarli alla loro creatività. E così i muri della scuola e le pareti dei luoghi comuni sono diventati una tela da decorare e da dipingere.

Meno magnanimo è il Primo Ministro russo, Vladimir Putin, denunciato dagli attivisti di tutto il mondo per i metodi repressivi del suo regime. Antonio Armano ha intervistato una donna che sta dando parecchio filo da torcere all’ex agente segreto del KGB: Sasha Kachko, nome d’arte Zoa, che lascia le tracce della sua protesta sui muri di San Pietroburgo. Arrestata undici volte, l’artista usa il suo gusto estetico e la sua formazione come architetto del paesaggio per esprimere il suo dissenso.

Come ogni settimana troverete poi le recensioni di libri, mostre ed eventi culturali, le pagine multimediali di Saturno 2.0 e le rubriche di Alessandro Bergonzoni, Giovanni Pacchiano, Gianni Canova, Marco Filoni, Antonio Armano e Camilla Tagliabue.

Infine, chi pungerà la vespa di Riccardo Chiaberge?

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