Piazzati tutti i nove miliardi di Bot a 6 mesi messi in asta dal Tesoro: i tassi dei buoni di Stato sono passati dal 6,504% di fine novembre al 3,251%. Una percentuale in ribasso che rappresenta gli interessi che il Tesoro dovrà pagare per ricomprare il suo debito. La domanda è stata quasi il doppio dell’offerta: un segnale positivo, in vista dell’asta di domani dei Btp con scadenza 2014 e 2022, che punta a collocare fino a 8,5 miliardi. Venduti anche Ctz con scadenza nel 2013, riuscendo a strappare un netto calo dei rendimenti al 4,853% dal 7,814% di fine novembre. Tassi che un mese fa avevano messo a dura prova le casse dello Stato, alimentando il rischio default. Ma guardando al 2011, è stato un anno da dimenticare per la Borsa italiana, che ha perso in dodici mesi oltre il 25%. Sui mercati finanziari però le tensioni restano alte: i depositi overnight delle banche presso la Banca centrale europea (Bce) hanno raggiunto un nuovo massimo a quota 452,03 miliardi di euro, battendo il precedente record di 411,8 miliardi di euro segnato ieri. Un dato che testimonia un’elevata sfiducia reciproca tra gli istituti di credito che preferiscono piazzare fondi per 24 ore nelle casse di Francoforte piuttosto che prestarseli a vicenda. Il tasso dello 0,25% che si ottiene depositando denaro presso la Bce è infatti notevolmente inferiore a quello che si otterrebbe sul mercato interbancario. La scorsa settimana la Bce ha concesso prestiti alle banche europee per 489 miliardi di euro con una maxi-asta di finanziamento a tre anni.

Il differenziale Btp-Bund, dopo avere chiuso a 507 ieri sera, ha aperto a 522 punti. Poi il calo, fino al ritorno ai livelli della scorsa settimana a 515 punti. Piazza Affari, partita in lieve rialzo, chiude vicino alla parità, con il Ftse Mib a – 0,85% (a 14.796,55 punti). I volumi restano decisamente sottili, con 275 mln di euro di controvalore passati di mano. Resta debole Unicredit, dopo il calo di ieri. Il titolo cede lo 0,76% a 6,53 euro, sottoperformando l’indice settoriale italiano Ftse Italia All Share Banks (+0,54%). Ieri è scattato il raggruppamento delle azioni, nella misura di una nuova azione ogni dieci possedute, misura che riguarda anche le risparmio (invariate a 9,06 euro). Domani si riunirà il consiglio della Fondazione Cariverona che, secondo quanto scrive stamani Mf, sarebbe orientato a sottoscrivere solo una parte dell’aumento di capitale, diluendosi dal 4,2% al 3,5%.

La cronaca ora per ora

19.00- Soddisfazione del governo per l’asta dei Bot. Soddisfazione per l’andamento dell’asta dei Bot di oggi sarebbe stata espressa – secondo quanto si appreso – dal governo e dal presidente del Consiglio Mario Monti. Stamattina il ministero dell’Economia ha collocato 9 miliardi di Bot semestrali e, per la buona domanda, il tasso di interesse si è attestato al 3,251, con un dimezzamento rispetto all’ultima asta, quando il Tesoro aveva dovuto pagare un rendimento del 6,504%.

18.30 – Spread chiude a 515 punti. Non si ferma la corsa dello spread, con gli investitori che attendono con nervosismo la cruciale asta di Btp in calendario domani. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti ha chiuso a 516,5 punti, ai massimi di seduta. Il rendimento resta sopra la soglia d’allarme del 7%, al 7,04%.

17.43 – Maglia nera a Francoforte. Il Dax di Francoforte, che cede il 2,01% a 5.771,72 punti con Commerzbank (-3,56%) e Deutsche Bank (-3,14%) tra i titoli peggiori del listino. Analoga flessione per l’Ibex di Madrid, a 8.358,4 punti. Un filo sotto la parità Londra, che cede lo 0,1% a 5.507,40 punti e vede Barclays e Rbs cedere rispettivamente il 3,43% e il 2,92%. Giu’ dell’1,03% a 5.771,27 il Cac 40 di Parigi, con Credit Agricole a -2,95%. Arretra dello 0,85% l’Ftse Mib di Milano, a 14.796,55 punti.

17.40 – Wall Street amplia il calo. Il Dow Jones perde lo 1,03% a 12.164,51 punti, il Nasdaq cede l’1,12% a 2.595,63 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,15% a 1.250,94 punti.

17.32 – Piazza Affari chiude negativa. Ftse Mib cede lo 0,85%. Male soprattutto il settore bancario, con Unicredit in calo dell’1,06%. Nuove vendite su Fondiaria Sai in Piazza Affari: come ieri, quando ha perso quasi l’8%, il titolo è stato il peggiore nel paniere principale della Borsa milanese e ha chiuso in calo del 5,38% a 0,615 euro.

17.04 – Euro ai minimi da gennaio. L’euro ha toccato il minimo storico da gennaio sul biglietto verde. La moneta comune passa di mano per 1,2943 dollari.

17.02 – Spread a 510 punti. Il successo dell’asta di Bot non allevia le tensioni sul mercato dei titoli di stato italiani. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti continua a salire e si attesta ora a 510,7 punti. Il rendimento è tornato sopra la soglia d’allarme del 7%.

16.39 – Borse europee negative. E’ il caso soprattutto di Francoforte e Madrid, che perdono oltre un punto percentuale, ma anche di Milano: l’indice Ftse Mib segna una perdita dello 0,74%, l’Ftse All Share un ribasso dello 0,68%. Sono soprattutto i titoli dell’auto e delle materie prime ad appesantire i mercati finanziari, mentre nel credito le più deboli sono le italiane Banco popolare (-3,2%) e Mediobanca (-2,9%), mentre la svizzera Julius Baer sale dell’1,97%.

16.00 – Ftse Mib (-0,25%). La Borsa valori inverte la tendenza e va in negativo nel pomeriggio, in parallelo con il calo di Wall Street e il peggioramento dello spread che e’ tornato sopra quota 500. L’indice Ftse Mib segna un calo dello 0,25%, All Share a -0,18%. Banco Popolare perde il 3,7%, Mediobanca -3%, Fonsai accusa un -4,6%.

15.42 – Listini europei incerti. Borse europee senza una direzione precisa (Londra +0,4%, Parigi +0,1%, Madrid e Francoforte -0,2%) dopo l’avvio di Wall street e anche Milano si è ‘bruciatà quasi tutti i guadagni segnati dopo l’asta dei titoli di Stato: l’indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,16%, l’Ftse All Share un aumento dello 0,19%. Nel paniere a elevata capitalizzazione di Piazza Affari, il titolo più pesante è quello di Fondiaria Sai, che ha accusato una nuova corrente di vendite e scende del 3,69%. Male anche il Banco popolare (-2,30%) e Mediobanca (-2,03%). In calo Fiat (-1,22%) mentre rimane in territorio positivo Intesa SanPaolo, che sale dell’1,25%. Bene Lottomatica, che cresce del 2,20%, mentre tra i titoli minori Rdb è in asta di volatilità in aumento teorico del 32% dopo la sottoscrizione dell’aumento di capitale.

15.26 – Euro in rialzo sul dollaro. La moneta unica europea, secondo le rilevazioni della Bce, viene scambiata oggi a 1,3074 dollari contro 1,3069 dollari ieri e a 101,51 yen contro 101,75 yen in precedenza. L’euro vale oggi 0,83420 sterline contro 0,83350 sterline in precedenza e 1,2196 franchi svizzeri contro 1,2210 franchi ieri.

15,20 – Spread oltre 500 punti. Già esaurito l’effetto asta sullospread btp-bund. Il differenziale di rendimento tra i due titoli ritorna sulla soglia psicologica dei 500 punti base (501) dopo essere sceso fino a 482 punti sulla scia dei risultati dell’asta Bot e Ctz. Il tasso sul decennale sale al 6,91%.

14.45 – Spread a 494 punti. Il differenziale tra Btp e Bund risale a quota 494.

14.12 – Acquisti su Piazza Affari. Sul Ftse Mib acquisti su Azimut (+2,81% a 6,18 euro), St (+2,59% a 4,59 euro) e Bpm (+2,06% a 0,3115 euro). Comprate Intesa SanPaolo (+1,56% a 1,299 euro) e Mps (+1,47% a 0,2558 euro). In recupero frazionale Unicredit (+0,23% a 6,59 euro). Ieri è scattato il raggruppamento delle azioni, nella misura di una nuova azione ogni dieci possedute.

13.51 – Spread a 492 punti. Lo spread Btp-Bund, ieri stabilmente sopra 500 punti, è sceso fino a 482 punti, per poi risalire a 492.

12.51 – Ftse Mib +0,80%. Sono tutte positive, ma senzastrappi, le borse europee, con Francoforte in parità. A dar fiato ai listini contribuisce il buon esito delle aste di Bot e Ctz con tassi in calo e quindi con un alleggerimento del costo debito per l’Italia. Ne hanno beneficiato in prima battuta lo spread del Btp decennale rispetto al Bund (sceso a 482 punti base) poi Piazza Affari, che si conferma la migliore borsa del Vecchio Continente. A livello settoriale debole in settore auto (-0,93%), incerte le banche (+0,12%). Di seguito gli indici dei titoli guida dei principali listini europei: – Londra +0,57% – Parigi +0,59% – Francoforte +0,01% – Madrid +0,19% – Milano +0,80% – Amsterdam +0,32% – Stoccolma +0,28% – Zurigo +0,39%.

12.40 – Borsa Italiana: “Ftse Mib ha perso il 25,28% nel 2011”. Il Ftse Mib di Piazza Affari ha perso il 25,28% nel 2011, a fronte di un calo del 12% registrato a fine 2010. Lo afferma Borsa Italiana spiegando che in un anno la piazza milanese ha raggiunto una capitalizzazione di 333,3 miliardi di euro, pari al 20,7% del Pil (era al 27,6% A fine 2010). L’All Share risulta in calo del 24,48% e lo Star del 19,52%. Nuovi massimi storici per gli scambi sul fixed income (mot ed extramot) con 4,6 milioni di contratti (+19,0% sul totale 2010) per 203,8 miliardi di euro e nuovi massimi storici per gli scambi di Etf e di Etc per 85,2 miliardi di euro (+8,6% sul totale 2010) e 3,6 milioni di contratti (+4,4%).

11.45 – Spread Btp-Bund stringe a 482 punti. Lo spread Btp-Bund stringe a 482 punti base dopo i risultati dell’asta Bot e Ctz. Il rendimento del Btp a 10 anni scende al 6,75%. Il tasso del 2 anni è al 4,92% e quello del quinquennale al 5,99%.

11.34 – Piazza Affari in crescita (+1,18%). Mercato azionario incerto nella prima parte della mattinata, con gli indici che oscillano intorno alla parità. Attesa per l’asta dei titoli di Stato italiani (Bot e Ctz per 11,5 miliardi, domani sara’ la volta dei Btp), nervosismo per la minaccia iraniana di chiudere la rotta del petrolio che passa per lo stretto di Hormuz. L’indice Ftse Mib segna un +0,01%, All Share +0,02%. Misti i bancari, con Unicredit -1,1%, Ubi -1,5%, Intesa ferma. Sale Bpm (+1,6%) con nuove indiscrezioni sulla figura del prossimo a.d., Monte Paschi +1,4% dopo l’accordo di moratoria sui freshes con il Credit Suisse. Moderati rialzi nell’energia, con A2A +0,3%. St sale dell’1,7%; vola Fonsai (+3,3%) con Impregilo +0,7% dopo l’accordo con i Gavio sulla vendita della quota in Igli. In calo Fiat (-0,7%) con Exor e Pirelli.

11.12 – Titoli di Stato: Bot tutti collocati per 9 miliardi. Il tesoro ha assegnato tutti i nove miliardi di Bot a 6 mesi messi in asta oggi registrando, oltre al netto ribasso dei tassi al 3,251%, una buona domanda: il rapporto Bid-to-cover è infatti salito a 1,7 da 1,4 del collocamento di novembre.

10.00 – Milano incerta in attesta dell’asta Bot. Mercato azionario incerto nella prima parte della mattinata, con gli indici che oscillano intorno alla parita’. Attesa per l’asta dei titoli di Stato italiani (Bot e Ctz per 11,5 miliardi, domani sara’ la volta dei Btp), nervosismo per la minaccia iraniana di chiudere la rotta del petrolio che passa per lo stretto di Hormuz. L’indice Ftse Mib segna un +0,01%, All Share +0,02%. Misti i bancari, con Unicredit -1,1%, Ubi -1,5%, Intesa ferma. Sale Bpm (+1,6%) con nuove indiscrezioni sulla figura del prossimo a.d., Monte Paschi +1,4% dopo l’accordo di moratoria sui freshes con il Credit Suisse. Moderati rialzi nell’energia, con A2A +0,3%. St sale dell’1,7%; vola Fonsai (+3,3%) con Impregilo +0,7% dopo l’accordo con i Gavio sulla vendita della quota in Igli. In calo Fiat (-0,7%) con Exor e Pirelli.

09.58 – Bce: nuovo record di depositi overnight delle banche. I depositi overnight delle banche presso la Banca centrale europea (Bce) hanno raggiunto un nuovo massimo a quota 452,03 miliardi di euro, battendo il precedente record di 411,8 miliardi di euro segnato ieri. Si tratta di un segnale estremamente preoccupante, in quanto testimonia un’elevata sfiducia reciproca tra gli istituti di credito che preferiscono piazzare fondi per 24 ore nelle casse di Francoforte piuttosto che prestarseli a vicenda. Il tasso dello 0,25% che si ottiene depositando denaro presso la Bce è infatti notevolmente inferiore a quello che si otterrebbe sul mercato interbancario. La scorsa settimana la Bce ha concesso prestiti alle banche europee per 489 miliardi di euro con una maxi-asta di finanziamento a tre anni.

09.10 – Borse europee miste. Avvio misto oggi per le principali Borse europee. A pochi minuti dall’apertura a Londra, ieri chiusa per festività, Ftse 5.527 punti (+0,27%); a Parigi Cac 3.104,51 (+0,05%); a Lisbona Psi 20 5.461 (-0,01%); a Francoforte Dax 5.871 punti (-0,31%).

09.08 – Piazza Affari apre in leggero rialzo. Il Ftse Mib guadagna lo 0,15% a 14.942 punti.

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