Il mondo FQ

Il caso di Barano e le domande di Bruxelles

Icona dei commenti Commenti

Che i fondi europei in Italia vengano troppo spesso mal gestiti è cosa purtroppo nota, le indagini “scippate” all’ex PM De Magistris sull’utilizzo dei fondi UE in Calabria ne furono l’ennesima conferma. Quello che però il contribuente italiano ed europeo si aspetta è che su tali finanziamenti di milioni e milioni di euro ci sia un controllo per evitare il ripetersi di tali abusi.

Sembra invece che nessuno voglia o possa intervenire per garantire la regolarità e il corretto utilizzo di tali fondi. Un caso emblematico ci arriva dall’Isola d’Ischia. Sotto il ponte della famosa fonte termale di Nitrodi, nel Comune di Barano, vi è una targa con tanto di logo dell’allora Comunità Europea su cui è riportato  “miglioramento delle condizioni di fruibilità del territorio, finanziamento del Fondo sociale europeo, quadro comunitario di sostegno 1994-1999, ponte di Nitrodi – Barano – Ischia“.

I ragazzi del Movimento 5 Stelle dell’Isola d’Ischia hanno verificato con una spedizione sul campo di cui è disponibile anche un video come già nel 2007 la situazione fosse di degrado assoluto con scarichi di non meglio precisati liquidi maleodoranti, resti di tubature di condotte precedenti lasciati sul posto e vere e proprie “discariche” a cielo aperto, il tutto che ovviamente si riversa a mare. Non è chiaro quindi in cosa sarebbero dovuti consistere i famosi lavori di “miglioramento delle condizioni di frubilità del territorio” finanziati dall’UE considerato che queste restano ancora da migliorare e di molto.

L’Autorità di Gestione dei POR Campania, sollecitata più volte sulla questione, non ha mai ritenuto di dover dare risposte. Il “bello” è venuto invece quando la Commissione Europea ha preso visione del video e della denuncia realizzati dal Movimento 5 Stelle. Questa si è detta “sorpresa” e ha informato di non avere cognizione diretta di quanto viene finanziato con risorse comunitarie (sembra paradossale ma è così). La selezione dei progetti infatti spetta esclusivamente alle autorità locali (in questo caso alla Regione Campania) e lì dove la Commissione interviene con controlli a campione è sulla verifica della correttezza della spesa (ma non sulla sua opportunità!)

Sembra però che a Barano l’abbiano fatta proprio grossa, il finanziamento del Fondo Sociale Europeo appare piuttosto improbabile per stessa ammissione degli addetti ai lavori di stanza a Bruxelles in quanto, tranne determinate eccezioni, questo fondo non si occupa mai del finanziamento di infrastrutture, che rimangono invece di competenza del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (ma anche su questo restano aperti tanti interrogativi).

La Commissione ha quindi preso carta e penna e ha scritto alla Regione Campania per chiedere di sapere cosa sia stato finanziato con il POR Campania 94/99 a Barano nell’ambito dell’azione “miglioramento delle condizioni di fruibilità del territorio“.

Non resta quindi che attendere sapendo di poter contare ancora sulle istituzioni europee che contrariamente a quelle nostrane, non ignorano il cittadino. Nel frattempo però spontaneamente viene da chiedersi se sia normale che dei cittadini debbano sostituirsi alle “autorità di controllo”, alla Magistratura, all’OLAF e via dicendo, il cui compito dovrebbe proprio essere quello di verificare l’esistenza di presunte frodi e individuarne i responsabili.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione