Quando gli italiani capiranno il reale potenziale di internet, forse tornerò ad essere ottimista per il futuro di questo paese; è una provocazione, ma un altro ottimo segnale, per certi versi rivoluzionario, arriva da alcuni amici blogger; è iniziata la rivolta allo stage indecente! Persone che non si conoscono, unite dall’indignazione per contratti farlocchi (cosa ne pensate di sei mesi di lavoro gratuiti o al massimo per duecento euro mensili?); cercate su Facebook e Twitter, nofreejobs, la mia amica Cristina Simone non ha perso tempo e ha lanciato l’idea per una nuova, agguerrita community.

Il passaparola è stato immediato, dopo soli due giorni i numeri sono impressionanti; qualcuno ha fatto notare che molti stage sono anche poco qualificanti, e allora come suggeriscono su www.wikiculture.net, andiamo a trovare la zia per un prestito o facciamo la statua immobile in piazza nei week-end; imperdibile anche la mappa,

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