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Il Berlusconi indignato

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Tutti stanno aspettando che questo governo stacchi la spina. Tutti meno Berlusconi. Lui si presenterà davanti all’Europa con una letterina di intenti, giurando e spergiurando sopra i suoi figli. Ma senza toccare le pensioni. E’ la sua strategia. Vuole che l’Europa lo costringa. Vuole che gli dicano che così non va e che se non si muove sarà proprio l’Europa a staccare la spina.

Così lui potrà presentarsi come salvatore della nazione contro i cattivi europei. Stai a vedere che fra un poco noi indignati dovremo pure ringraziarlo. L’indignato Berlusconi, con un colpo di teatro, diventerà per gli italiani l’alleato di chi, come noi, grida che non siamo “merci di politici e banchieri”. E resterà a galla fino al 2013. Perché pochi sapranno che lui, in realtà è l’1% e non certo il 99%.

E tutto questo perchè noi, opposizione, non siamo capaci di proporre una strategia alternativa. Non siamo capaci di evidenziare che se l’Italia è sull’orlo del default la colpa è proprio tutta sua, che non è stato capace di salvare l’economia italiana ma ha fatto pagare questa crisi ai cittadini più poveri.

Che aspettiamo a muoverci? Quando ci troviamo a raccogliere le nostre proposte? Quando diamo il via alle primarie di programma e di coalizione?

Diamoci una mossa. Che rischiamo di ritrovarci un premier finto-indignato anche nella prossima legislatura.

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