Secondo uno studio recente le donne che hanno i figli piccoli non dormono mai una notte intera. I ricercatori non sono riusciti a spiegarne il motivo. Potevano chiedere a me!

Invece di dormire, faccio…la lista!

No, non sono io a dire questo, almeno non stavolta, e poi figli piccoli non ne ho, ancora.

E non è nemmeno la mia amica Valeria, anche se lei di figli ne ha uno che vale per quattro!

A dire queste parole (che, come me, pensano un milione di donne) è, in questo caso, Sarah Jessica Parker, la frizzante Carrie di Sex and The City nel film Ma come fa a far tutto? in uscita in questi giorni sul grande schermo.

È la storia di Kate Reddy, moglie, madre di due adorabili bimbi, donna in carriera sempre in viaggio che combatte continuamente con i nodi allo stomaco che la sua vita frenetica le procura, in perenne bilico tra voglia di tranquillità e voglia di non mollare. Eppure lei, nonostante l’incredulità di amici, parenti e colleghi, riesce a conciliare tutto grazie al supporto delle “liste delle cose da fare”.

Sì, è Manhattan e non Busto Arsizio, ma quante di noi, solo a guardare il trailer o a leggere articoli e recensioni del film si sono identificate nella super mamma Kate? Chi di noi non viaggia armata di “lista delle cose da fare” e post-it attaccati ovunque?

Coincidenze della vita.

Torno a casa e, non faccio in tempo a girar la chiave nella toppa, la mia dolce metà mi sussurra flebile mentre urla, stravaccato guardando la partita: Ma non hai preparato niente per cena? Sai mi è venuta una certa voglia, quel polpettone che fai tu che mi piace tanto!

Ho dimenticato di metterlo nella lista, lo ammetto.

Intanto tra un gol mancato e un improperio, la mia lista incompleta ci ha concesso una parca carbonara dell’ultima ora.

Allora mi chiedo, passando dalla wondermamma alla gastrofania imperante, ma chi cucina veramente al giorno d’oggi?

I cuochi disperati di Master Chef in preda a crisi di panico che ho visto ieri sera su Cielo tv?

Quelli non disperati, ma sudati delle brigate di cucina?

Chi è che sfoglia veramente l’enciclopedica collezione di cucina regionale stipata nell’armadio invece di limitarsi a toglierci la polvere la domenica mattina?

Qual è il vero pubblico dei food blog, antitesi dello scongelamento compulsivo?

Infine: se l’eroina del film (che metto in cima alla lista delle priorità del prossimo e vicinissimo 23 settembre) torna a casa con una torta appena comprata e la piazza in una teglia per far credere alla sua bambina di averla preparata lei, la vicina di casa che sperimenta le ultime tendenze molecolari chi è, Maga Magò?

Eppure, noi gastrofanatici amanti dello slow timer non facciamo altro che criticare i consigli della Benedetta Parodi su come trasformare la sfoglia del supermercato in una meravigliosa pizza da picnic proponendo ricette con i controfiocchi, ma se vogliamo essere credibili sfidiamoci a colpi di frusta e di lista.

Se esiste una Wonder Kate fra di noi che si faccia avanti e ci sveli, una volta per tutte, il segreto per fare tutto senza sensi di colpa…

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