Il primo dei dibattiti in programma alla festa della Versiliana è dedicato ai conflitti e a come i giornalisti raccontano le guerre. “Nell’immaginario collettivo non esistono più – dice Stefano Citati, responsabile delle pagine di esteri del Fatto – perché ora le chiamano missioni di pace”. Peccato che la realtà è ben diversa. Come dice Vauro, “chi vuole raccontare veramente quello che succede nelle aree in cui si combatte entra nel club dei seminatori d’odio”

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Padellaro: “Filo nero che unisce la censura nei giornali”

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