Il mondo FQ

PJ Harvey, due volte Mercury Prize

Icona dei commenti Commenti

Considerata la cantautrice e rocker inglese più influente e originale degli ultimi decenni, PJ Harvey si è aggiudicata ieri sera con il suo ottavo e ultimo album – uscito nel febbraio scorso per Island Records/Universal – Let England Shake, il Mercury Prize 2011, il prestigioso riconoscimento che viene assegnato al miglior album dell’anno pubblicato da un artista britannico e consegnato presso il Grosvenor House Hotel di Londra.

Istituito nel 1992 dalla British Phonographic Industry e dalla British Association of Record Dealers (l’associazione dei rivenditori di dischi britannici) il premio venne pensato come alternativa ai Brit Awards e i candidati al premio vengono indicati da una giuria composta da musicisti, produttori e giornalisti del Regno Unito e dell’Irlanda. Tecnicamente le nomination vengono annunciate in luglio e il premio viene assegnato a settembre. Mentre lo scorso anno si aggiudicarono il premio gli ottimi XX che vinsero con il loro disco d’esordio (di cui consiglio l’ascolto), quest’anno non è che la concorrenza fosse agguerritissima: gli unici che avrebbero potuto dare qualche grattacapo a PJ erano la londinese Anna Calvi (di padre italiano), che ha pubblicato lo scorso  gennaio il suo primo disco dal titolo Anna Calvi molto lodato dai media inglesi, e James Blake che avevo già segnalato su questo blog.

Accompagnato da 12 cortometraggi – uno per ogni brano – girati dal fotografo Seamus Murphy, che ritraggono diverse performance musicali di PJ Harvey oltre a diversi scorci dell’Inghilterra attuale, Let shake England è un album in cui contempla l’Inghilterra, il suo paese, per raccontare cosa sta accadendo nel mondo contemporaneo, cimentandosi con il delicato tema della guerra, tanto che gazie ad esso le è stato anche proposto di diventare corrispondente nelle zone calde per il suo Paese per l’Imperial War Museum.

Il disco, registrato nel Dorset inglese all’interno di una chiesa del XIX secolo a picco su una scogliera vicina all’oceano, ha richiesto a PJ due anni di intenso lavoro; ciononostante durante l’evento  trasmesso ieri sera dalla Bbc, PJ ha dichiarato che sta già pensando al prossimo lavoro, confermandosi artista infaticabile. E con il premio ricevuto ieri sera, Polly Jane Harvey è entrata nella storia come la prima artista a ricevere due volte in carriera il riconoscimento. Infatti già nel 2001 la cantante si era aggiudicata il Mercury prize con Stories from the City, Stories from the Sea. Congratulazioni.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione