Corre l’anno 1988 quando l’ingegner Leonardo Chiariglione perfeziona la sua invenzione più importante, destinata a stravolgere il mondo della musica, compreso il modo di ascoltarla, condividerla, produrla e venderla. Forse non tutti lo sanno, ma l’ingegner Chiariglione è il padre dell’mp3, invenzione che ha portato a rinchiudere nei cassetti montagne di compact disc e musicassette e che delinea scenari fino ad allora impensabili per musicisti, produttori e consumatori.

Alla fine del 1999 fa la sua comparsa Napster, il sistema di file sharing basato sul metodo peer to peer che induce seriamente a mettere in discussione la legge sul diritto d’autore, perché quella che si è inagurata è una vera e propria rivoluzione. Digitale. Si spogliano di ogni valore i supporti fisici, i consumatori subito ne comprendono la portata scavalcando l’industria discografica, utilizzando la rete per distribuire le canzoni convertite in file digitali evitando in questo modo ogni forma di pagamento.

Non sono pochi gli addetti ai lavori che vengono colti di sorpresa: infatti, così come la musica abbandona il supporto rigido, la diffusione illegale grazie soprattutto a Internet, ha trovato nuovi sbocchi tanto da penalizzare non solo i produttori, ma anche i nuovi talenti e giovani artisti.
E proprio per facilitare l’attività dei giovani musicisti, aiutandoli in quella che è diventata una vera e propria giungla, uscirà in libreria il libro The New Rockstar Philosophy ispirato all’omonimo blog canadese che si occupa dell’evoluzione del mercato discografico e delle possibilità che l’affermarsi delle nuove tecnologie offre ai musicisti di tutto il mondo. Il blog curato da Hoover e Voyno, ha ottenuto un notevole successo che ha portato gli autori a sintetizzare la loro esperienza nel libro nato, appunto, dalla consapevolezza che il mondo dell’industria musicale è in continuo e veloce mutamento.

Mentre le grandi major così come le etichette indipendenti si disperano per il declino delle vendite dei cd e l’avvento prepotente del mercato digitale e del file sharing fra gli utenti, le band e gli artisti si troverebbero – secondo gli autori – per le mani un’imperdibile occasione per creare e gestire la propria carriera autonomamente, sfruttando i nuovi mezzi a disposizione e la flessibilità del mercato.
Certo, il libro non è una guida da seguire pedissequamente per sfondare nel mondo del music business, si tratta invece di uno strumento di lavoro, un manuale da leggere, sottolineare e consultare per orientarsi nella vastità di mezzi e opportunità aperte dal nuovo scenario. L’idea alla base è che questo sia il miglior momento storico per essere un musicista indipendente, ma è necessario ripensare completamente l’approccio al mercato e alla costruzione della carriera musicale.
Ogni capitolo analizza un diverso argomento (i rapporti all’interno della band, la produzione di un album, l’organizzazione dei concerti, la gestione economica delle risorse, la promozione…) e fornisce dei consigli facilmente praticabili, riassunti in fondo da utili “Take Away”.
The New Rockstar Philosophy non promette il successo istantaneo, ma scommette su un nuovo modo di agire e pensare la musica, che possa trasformare la passione di una vita in un lavoro vero e proprio. Claudia Galal, giornalista musicale e Tommaso Colliva, produttore di dischi di band italiane e straniere, sono i curatori dell’edizione italiana che verrà presentata in occasione del Festival Supersound, il più grande festival di musica italiana dal vivo per giovani emergenti in programma dal 23 al 25 settembre a Faenza.

Hoover & Voyno “The New Rockstar Philosophy – Manuale di auto-aiuto per musicisti indipendenti
Edizione italiana a cura di Tommaso Colliva e Claudia Galal
Pagine: 200 € 15,00

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