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Il centrosinistra sbarca sull’Apple store
Gli elettori propongono “iSiampazzi”

Il Pd ha annunciato su Facebook il lancio della nuova applicazione che consentirà di "sapere le ultime notizie sul partito e guardare i video di Youdem". Sul forum dei commenti i militanti lanciano un'altra idea: un'app che rimandi alle frasi di Bersani rese celebri dalle imitazioni di Maurizio Crozza
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Anche Pier Luigi Bersani può sembrare più interattivo e intrigante se finisce nell’Apple store. E allora il Partito democratico ha deciso di fare il suo ingresso sulla piattaforma del brand più alla moda del momento. Da ieri, infatti, il Pd ha annunciato su Facebook il lancio della nuova applicazione scaricabile dal sito di iTunes che consentirà di “sapere le ultime notizie sul Pd e di guardare i video di Youdem anche sul proprio iPhone ed iPod touch”. E nelle prossime settimane ha annunciato la release per iPad e una sezione con tutti gli aggiornamenti sulle feste democratiche.

Per averla basta accedere al sito di iTunes, dove è disponibile in fase beta, e scaricarla gratuitamente. Nelle sezioni dedicate alle notizie e al primo piano è possibile sfogliare i contenuti che già compaiono sulla homepage del sito ufficiale del partito, insieme alle news principali, i comunicati stampa e gli articoli di giornale selezionati. Un’altra parte è invece dedicata a YouDem, il canale satellitare del partito, dove si possono rivedere tutte le novità prodotte sul sito della tv. Non manca nemmeno lo spazio aperto alla discussione che è possibile rintracciare nella sezione “temi” che include quanto prodotto dai Dipartimenti e dai Forum. E anche i profili social del Pd di Facebook e Twitter sono accessibili dall’iPhone. Ma se non siete fan della Apple e della sua filosofia proprietaria, non temete, perché il centrosinistra 2.0 ha annunciato che sono in incubazione anche le app da scaricare per Windows phone e per Android, il sistema operativo creato da Google per gli smartphone. I tempi di realizzazione saranno brevi, scrive il partito su Facebook, ma non è ancora stata fissata una data.

Tra i primi commenti degli iscritti che chiedono la release anche per altri sistemi operativi, c’è chi si domanda, oltre alle innovazioni tecnologiche, quando il Pd deciderà di rinnovare anche “i vertici e le idee”, in una estate bollente che ha riaperto la “questione morale”, con le inchieste giudiziarie che hanno travolto Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano. Altri elettori, invece, propongono “iSiamPazzi”, una app che rimandi alle dichiarazioni di Pier Luigi Bersani declamate con il suo accento piacentino reso popolare anche dalle imitazioni di Maurizio Crozza a Ballarò.

Ma il Pd non è il primo a fare ingresso nel mondo Apple: infatti su iTunes è possibile trovare “Governo Berlusconi: il governo del fare (applicazione ufficiale)” per iPad e iPhone. A un anno dal lancio, sono 339 gli utenti che si sono espressi per valutarla con una scala da 1 a cinque stelline: in 166 hanno scelto il punteggio più basso e in 132 il massimo dei voti.

Anche per il Pd per ora i commenti sui social media per il lancio della nuova app scarseggiano. Anzi, pare che gli elettori di centrosinistra che commentano i post sulla pagina ufficiale di Facebook siano interessati a tutt’altro. C’è chi scrive semplicemente “no tav” o chi, lontano dalle logiche social, è più interessato alla politica concreta (“Io non capisco che robe sono – scrive Giuliana- capisco solo che sto governo ci sta portando alla rovina totale ma l’opposizione sembra in coma. Volete svegliarvi e svegliare gli italiani?”). Del tutto fuori tema rispetto al lancio della giornata, c’è chi “benedice le primarie che ci mettono al riparo dai padroni del partito” e chi, da militante dice: “Siamo la peggiore opposizione del peggiore governo della storia d’Italia. Siamo tutti, indistintamente, corresponsabili di un disastro cultural-politico-economic​o di dimensioni inaccettabili, per riprenderci dal quale non basteranno 20 anni”. Nemmeno una app nello store più cool del momento riesce a distogliere l’attenzione dalle lacune del Pd. A prescindere dallo sforzo 2.0.

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