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Bossi e la Lega: tutti complici di Borghezio

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Non immaginavamo tanto successo. L’evento Facebook creato dal futurista Arrestate Mario Borghezio sta viaggiando velocemente verso i 20mila aderenti: una grandissima manifestazione di popolo contro l’estremismo razzista e xenofobo della Lega Nord. E l’iniziativa presa parallelamente insieme ad Articolo 21 di proporre una petizione sul sito del Parlamento europeo per chiedere provvedimenti disciplinari contro l’eurodeputato sta già raccogliendo migliaia di adesioni.

Un effetto valanga, modello “Spider Truman” – questa volta senza nessun anonimato – a dimostrazione che gli italiani, in realtà, sanno benissimo da che parte stare. Destra, centro sinistra non c’entrano. C’entra piuttosto l’insofferenza sempre maggiore nei confronti di una politica che vomita slogan senza mai pensare all’effetto che fa. C’entra il giusto disprezzo per un partito come la Lega Nord che non ha mai abbandonato il metodo subdolo della doppia verità: federalista e “moderata” dove serve, secessionista ed estremista dove fa comodo.

È per questo che Bossi & Co. non possono lavarsi le mani per le gesta di Mario Borghezio. Perché in realtà quell’uomo, con le sue idee, è nel dna della Lega Nord, è parte integrante di un movimento che cerca, ogni giorno, di ripulirsi la faccia e ogni giorno se la ritrova più sporca. Per questo non lo cacciano, perché in fondo sarebbe come cacciare se stessi. Borghezio è la loro anima nera. Un’anima della quale non si sono mai liberati. Della quale non si libereranno mai: troppo coinvolti, troppo complici.

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