A una settimana dal lunedì nero di Piazza Affari, la Borsa riapre di nuovo in rosso. Ma la manovra correttiva che sette giorni fa era ancora in discussione ora è stata approvata. E i mercati hanno risposto. Con una pesante bocciatura. La seduta si è infatti chiusa con l’indice Ftse Mib che ha lasciato sul campo il 3,06%, peggio di tutte le altre piazze d’Europa, dove oggi sono stati bruciati oltre 91 miliardi di euro di capitalizzazione (12 dall’Italia).

A trascinare in basso Piazza Affari sono stati soprattutto i titoli bancari, con un tonfo del 7,22% per Mps, del 6,67% per il Banco Popolare, del 6,51% per Intesa Sanpaolo e del 6,36% per Unicredit. Ubi lascia il 5,04%. Vendute a pioggia sin dal mattino Fonsai (-7,88% la chiusura) e Parmalat (-7,15%). In ribasso anche gli indici All Share (-2,87%) e Star (-1,40%).

E se piange il mercato azionario, non va tanto meglio ai titoli di Stato italiani, che incrementano i loro rendimenti, dando un segnale negativo sui rischi di insolvenza del nostro Paese. Lo spread tra i Btp a 10 anni e i Bund tedeschi raggiunge infatti un massimo di giornata pari a 338 punti, per poi calare a 329,5 (per un rendimento del 5,93%). Livello che comunque è più di venti punti sopra i valori di venerdì scorso. Questo significa tassi di interesse più alti. E nuovo debito pubblico.

Inchieste sulla speculazione – Intanto le procure di Roma e di Trani hanno iniziato a indagare sulle speculazioni sui mercati nelle ultime settimane. Al centro delle inchieste le perdite in Borsa e l’aumento dello spread Btp-Bund seguiti alla diffusione delle valutazioni delle agenzie di rating sull’Italia e ai giudizi sulla manovra economica in discussione settimana scorsa e poi approvata venerdì alla Camera.

L’inchiesta della procura di Roma, al momento senza indagati o ipotesi di reato, è stata avviata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e prenderebbe spunto da un report che la Consob nei giorni scorsi ha inviato ai pm di Roma e Milano. Nel documento della Consob si farebbe riferimento all’andamento dei mercati dopo la diffusione di rating sull’Italia da parte delle agenzie Moody’s e Standard & Poor’s.

Un esposto delle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori ha poi portato all’ampliamento di un’inchiesta che la procura di Trani aveva già aperto sulle agenzie di rating. Ora il pm Michele Ruggiero indagherà anche sulle speculazioni delle ultime settimane. Il magistrato, accompagnato da alcuni ufficiali della Guardia di Finanza, si è recato oggi alla Consob, dove ha raccolto dati e informazioni sul confronto che la stessa Autorità di Borsa aveva avviato con le agenzie di rating dopo la diffusione dei report sull’Italia.

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