Un amarcord in occasione del 31esimo anniversario della strage di Ustica, ricorso ieri.
Da Berlusconeide, Aliberti editore 2010.

Pratica di Mare

Il sogno del Berlusca si è avverato:
i big son tutti a Pratica di Mare
per festeggiar le nozze della Nato,
per le qual si presentano all’altare

una mite alleanza difensiva
ed un brillante giovane statista,
l’una porta la morte dove arriva,
l’altro fu sempre un bieco comunista.

Officia il matrimonio Berlusconi,
raggiante fra coloro che ha invitato,
delle Nazioni Nato i capoccioni,
venti fra premier e capi di Stato.

Fanno da testimoni degli sposi
il cowboy presidente americano,
uno fra i boss mondiali più dannosi
e l’altrettanto buon samaritano

Jaques Chirac, della Francia il comandante.
La messa in scena è tutta da godere:
si tratta di una Disneyland gigante
con palmette, erba a rotoli, fioriere,

archi finti, divani, satiretti,
sculture prese da Capodimonte.
Postazioni dotate di faretti
per le fotografie sono già pronte.

Per eternare il gruppo di famiglia
c’è una bella tettoia decorata
con la spettacolare meraviglia
di splendide campanule a cascata.

Fra risa, scherzi, pacche e battutine
il contratto da tutti vien firmato,
la guerra fredda è giunta ormai alla fine,
Putin diventa sposo della Nato!

Plaudono forte tutti i cortigiani:
“Con oggi, grazie a Silvio Berlusconi,
non siamo più né deboli né nani,
ma di potenza siam tutti campioni!”

Mentre rimbomba forte la menzogna,
nessun, purtroppo, sembra ricordare
quel che dovrebbe suscitar vergogna:
in un hangar a Pratica di Mare,

nascosto sì, ma non molto lontano,
esiste un monumento singolare
fatto di tanti pezzi d’aeroplano
pescati ad uno ad uno in fondo al mare.

Col missile sparato dalla Nato,
chissà se da francesi o americani,
l’aereo fredda bara è diventato
mentre cadeva pieno di italiani.

Quegli italiani, ormai dimenticati,
sono ancora in attesa di giustizia.
Chiedono: “Bush, Chirac, cari alleati
che cianciate di pace e di amicizia,

come osate venire al cimitero
a far festa con Silvio Berlusconi,
senza rimorsi, senza un fiore, un cero,
senza vergogna, senza spiegazioni?”

La domanda di certo è sovversiva
e pertanto dal gruppo dei potenti
la risposta purtroppo non arriva.
Possiam vederli tutti sorridenti

nella fotografia della famiglia
sparata, a matrimonio celebrato,
sotto quella tettoia meraviglia.
Purtroppo qualche cosa storto è andato,

poiché dopo la fin della riunione
è crollata la splendida tettoia
a causa di un terribile acquazzone:
troppo tardi è successo, porca tr…!

B.COME BASTA!

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