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I ministeri al Nord? Sì, a Sucate

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Che sia per ragioni simboliche o pratiche, i boss della Lega proprio non vogliono cedere sull’idea di portare una parte dei ministeri al Nord. Più precisamente, in Lombardia. Perché le indicazioni fin qui filtrate sulla stampa dicono di tre dicasteri a Monza e uno a Milano. Come se, dopo aver vagheggiato una Padania che da un giorno all’altro s’estendeva come un chewing gum fino alle propaggini settentrionali dell’Italia centrale, il movimento bossiano fosse tornato alle origini. Quando si chiamava soltanto Lega Lombarda.

Non ho idea di quanto costerebbe un eventuale spostamento di sede dei dicasteri. Di sicuro c’è che lo sforzo finanziario graverebbe su tutti gli italiani, e non solo sui cittadini padani. E sarà per questo che il dettaglio non interessa granché ai dirigenti del Carroccio. Ma non è su questo che voglio soffermarmi. Mi affascina molto più la questione delocalizzazione dei ministeri. E a questo proposito un suggerimento lo darei, ai dirigenti leghisti: portateli a Sucate. Il Ministero delle Pari Opportunità ce lo vedrei benissimo, da quelle parti.

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