Il mondo FQ

Inchiesta G8, Scajola: “Inaccettabile persecuzione”. Bertolaso: “La bufala è servita”

Icona dei commenti Commenti
La casa acquistata da Claudio Scajola a Roma con vista sul Colosseo

“Ancora una volta leggo notizie prive di fondamento sul mio conto. Si tratta di episodi già passati al vaglio dell’autorità giudiziaria che non mi riguardano e per i quali è stata ritenuta la mia totale estraneità”. Lo afferma in una nota Claudio Scajola dopo la pubblicazione di nuovi dettagli che riguardano l’inchiesta sugli appalti del G8. Si tratta, sottolinea l’esponente del Pdl, di “un inaccettabile accanimento persecutorio, che non ha trovato alcun fondamento di verità”. E a parlare di persecuzione mediatica contro di lui e la sua famiglia è anche l’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Che commenta: “Anche oggi la bufala è servita”.

Continuo senza tentennamenti e senza timori – prosegue Scajola – il mio impegno politico a difesa delle istituzioni, delle regole e della dignità della persona, contro le falsità e le intimidazioni. Ho dimostrato sino ad oggi il massimo rispetto per il lavoro dei magistrati e persino per gli operatori dell’informazione con le mie dimissioni ed il mio silenzio senza mai alzare i toni”. “Oggi – aggiunge – di fronte all’ingiustificato perseverare nella diffusione di notizie, già ritenute irrilevanti dagli stessi magistrati, confuse e prive di fondamento, che determinano una percezione distorta della mia persona presso l’opinione pubblica, non trovo altra via che procedere senza indugio a perseguire in sede giudiziaria chiunque si sia reso responsabile di aver perpetrato questa diffamazione non più sostenibile”.

“Leggo che mi sarei fatto pagare la riparazione della tv, la lavanderia, una vacanza in montagna e che mia figlia avrebbe ricevuto per qualche misterioso tramite un pagamento di 30.000 euro, cifra che deduco sarebbe servita, forse, a corrompermi”, ha dichiarato da Haiti, dove si trova come volontario, Guido Bertolaso. L’ex capo della protezione civile invita ad andare sul suo sito personale, dove “chiunque potrà trovare gli stessi atti che ho reso disponibili ai magistrati perugini – conclude – e che gli stessi hanno deciso di ignorare nel formulare le loro accuse”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione