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Arrigoni, la sincerità di un anti-eroe

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Vittorio Arrigoni parla su Youtube rivolgendosi a Roberto Saviano. Per Gaza. La piccola striscia costiera palestinese che confina con Israele e l’Egitto, abitata da circa 1 milione e mezzo di arabi, è una regione di fatto occupata. L’autorità palestinese la reclama come parte dei territori palestinesi e dalla battaglia di Gaza del 2007 è nelle mani di Hamas. Israele però mantiene il controllo militare dello spazio aereo, delle frontiere e delle acque territoriali e commette sistematici soprusi e violazioni dei diritti umani contro gli abitanti. Ora Hamas accusa indirettamente Israele di aver architettato l’uccisione di Arrigoni a scopo intimidatorio verso gli attivisti stranieri che devono arrivare.

Giovedì 7 ottobre 2010 a Roma si è tenuta la manifestazione “Per la verità, per Israele” dove si è parlato anche dei massacri israeliani di Sabra e Shatila del 1982 e del problema di Gaza – non certo a sfavore della politica di Israele. Proprio quello contro cui si batteva Vittorio Arrigoni. Pare che fra gli altri abbiano aderito all’iniziativa, oltre ai rappresentanti delle comunità ebraiche in Italia, anche Giuliano Ferrara, Maurizio Belpietro, Mario Sechi, Nicolai Lilin, Rita Levi Montalcini, Toni Capuozzo, Alain Elkann, Ernesto Galli Della Loggia, Anita Friedman, Walter Veltroni, Furio Colombo, Francesco Rutelli.

Fra i sostenitori c’era anche Roberto Saviano. Mi ha fatto impressione la sincerità con cui Arrigoni parla a Saviano. La sincerità assoluta di un anti-eroe, un ragazzo dallo sguardo mite e la volontà di ferro che sul posto c’era, viveva le ingiustizie, le combatteva. Ed è morto per esse.

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