Il ministro degli Esteri Franco Frattini

Il premier lo aveva detto ieri durante la sua trasferta lampedusana. “O l’Europa ha una voce comune oppure ognuno vada per la sua strada”. Parole imprudenti soprattutto se dette nel momento in cui sia il presidente Giorgio Napolitano che il ministro Roberto Maroni stanno lavorando per riportare Francia e Germania dentro ai binari di Schengen. Oggi, l’attacco del Cavaliere riceve puntuale risposta da Bruxelles. L’Unione europea così ribadisce che l’immigrazione è un problema comune. “Non commentiamo le parole del premier italiano -ha detto un portavoce della Commissione europea Cezary Lewanowicz– ma ribadiamo fortemente che i flussi migratori provenienti dal Nordafrica sono comune responsabilità dell’Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti”. Per questa ragione, secondo il portavoce, “serve che l’Europa parli con una sola voce” sulla questione.

Nel pomeriggio è poi intervenuto il ministro degli Esteri Franco Frattini. “Noi – ha detto il capo della Farnesina – giochiamo la carta di un’Italia non isolata in Europa che ha cercato di raccogliere consensi su una solidarietà europea che tutti i paesi dell’area mediterranea condividono”. Quindi ha aggiunto: “Siamo anche convinti che ogni Paese, in particolare l’Italia, interpreta e applica le sue leggi conformemente all’Europa ma nessuno può interpretare le nostre leggi in nome o sulla base di principi diversi”. Quindi ha concluso: “Diciamo all’Europa che non bastano contributi economici. Occorre un’azione politica”.

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