Le piazze e le strade della città di Reggio Emilia, città dove il 7 gennaio 1797 nacque il Primo Tricolore, invase di gente per il 150° dell’Unità d’Italia. Una partecipazione attesa, ma che si è rivelata al di sopra di ogni aspettativa.

“E’ la migliore risposta che diamo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che lo scorso 7 gennaio qui con noi ha invitato gli italiani a impegnarsi a fondo nelle manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. Con la vostra presenza straordinaria in questa piazza Prampolini e nella Sala del Tricolore, date il segno più esplicito di unità e coesione, di condivisione dei valori alla base della comunità nazionale e della Costituzione. Siete il segno di un’Italia che non si occupa di scandali, ma di valori e di libertà, con l’orgoglio di essere italiani. Siete il segno che ancora oggi, come disse Ugo Foscolo al suo tempo, Reggio è ‘città animatrice d’Italia’” ha commentato il sindaco di Reggio Graziano Delrio salutando i cittadini accorsi per le celebrazioni. A far festa seguendo le varie bande che hanno girato per la città anche alcuni cortei di cittadini stranieri. Accompagnato dalla Banda filarmonica Città del Tricolore, un corteo sempre più numeroso ha percorso via Emilia San Pietro fino a piazza Prampolini, con alcune tappe per ascoltare le spiegazioni della mostra Le strade della Bandiera, esposizione a cielo aperto di 150 bandiere storiche, evocative e attuali, curata dallo storico Alberto Melloni e visibile fino al prossimo 2 giugno, festa della Repubblica.

A far festa seguendo le varie bande anche molti immigrati stranieri con il tricolore in mano. Appese alle finestre del centro storico molte bandiere italiane. Molto visitati durante la giornata sia il Museo del Tricolore presso il Municipio di Reggio che la mostra dedicata a De Chirico a Palazzo Magnani che resterà aperta fino al 1 maggio.

m.i.

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