Il mondo FQ

Saviano e il giustizialismo di comodo del Giornale

Icona dei commenti Commenti

Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti non resiste e attacca Roberto Saviano, per fatti che riguardano il padre medico dello scrittore. Lo fa con un tripudio di giustizialismo e moralismo che stride un po’, soprattutto dopo gli applausi spesi al Teatro Dal Verme di Milano per la sceneggiata anti-puritani firmata da Giuliano Ferrara.

Luigi Saviano è imputato, insieme ad altri medici e professionisti, con l’accusa di truffa, ricettazione, corruzione e concussione ai danni dell’Asl” di Napoli, scrive oggi Il Giornale della famiglia Berlusconi, sparando in prima una grande foto di Robeto Saviano, figlio di Luigi: “L’imbarazzo del paladino della legalità”.“Nelle contestazioni mosse a Luigi Saviano, nero su bianco – scrive il Giornalesi parla del ‘suo ruolo in seno all’organizzazione, in particolare quello di assicurare ai gestori di tali centri un ingiusto profitto derivante da una serie cospicua di ricette riportanti prescrizioni fittizie di analisi cliniche’. (…) I fatti risalgono al periodo 2000-2004, ma il 19 maggio prossimo il tribunale di Santa Maria Capua Vetere dovrà decidere se accorpare al procedimento riguardante il papà dello scrittore un secondo filone, nel quale vengono contestati gli stessi reati che sarebbero stati commessi fino al 2006 e che vede alla sbarra gli stessi imputati”. Il pezzo finisce così: “La parola passa ora al tribunale, anche se il processo sembra destinato a finire in prescrizione. Giuridica, non medica”.

Il titolo di pagina 3, attacco al “giustizialista Saviano” per eventuali colpe di suo padre, appare come un vero trionfo di iper-giustizialismo: “E il guru giustizialista Saviano si ritrova con il padre alla sbarra”.

Infine, è evidente che per il Giornale i magistrati sono tutti cattivi, comunisti, antropologicamente diversi dalla razza umana, solo quando si occupano del fratello dell’editore del Giornale Paolo Berlusconi.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione