La ballerina 90enne è sbocciata divenendo la bestseller della poesia. Toyo Shibata è rifiorita a nuova vita dopo esser stata costretta dal mal di schiena a interrompere la sua attività di danzatrice tradizionale giapponese. Il figlio le consigliò di trasporre su carta le emozioni e i pensieri finora espressi con il corpo, per “non sentirsi frustrata”.

E in una società appunto frustrata e oppressa dai suoi obblighi di condotta sociale e dalla crisi economica più lunga della storia (di fatto ventennale), la motivazione di Toyo ha fatto rifiorire la speranza e il piacere a giovani e anziani (il Giappone è il paese con la maggior percentuale di vecchi al mondo, seconda l’Italia). Seppure in una nazione di lettori (i giapponesi sono ancora i più avidi lettori di giornali) anche le poesie sono in crisi (10mila copie rappresentano un successo: in Italia pochi autori superano le mille): ma quelle di Toyo Shibata hanno superato il milione e mezzo e si attende la nuova raccolta per i 100 anni dell’autrice, a giugno.

Le strofe semplici e dirette della ballerina che ha deciso di mettere in parole la danza dei suoi pensieri ed emozioni, si sono rivelate un toccasana per la depressione diffusa di una nazione passata da un impero quasi divino (come era considerato l’imperatore, il Tenno, fino alla fine della Seconda guerra mondiale) alla punizione nucleare, alla riscossa industriale e finanziaria, fino alla stagnazione, non solo economica: “Siamo tutti ugualmente liberi di sognare”, scrive Toyo Shibata. E un intero paese sta seguendo la sua gentile, secolare e magica pifferaia, che indica la strada di un destino migliore.

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