connectionsQuando si parla di nuovi media e musei capita spesso di sentire la giusta obiezione: “Sì ok, ma oltre alla pagina Facebook, concretamente che si può fare online e con quali benefici?”

Un esempio delle potenzialità del web è quello di metterci in contatto diretto con chi lavora all’interno di un museo, dal curatore al responsabile della comunicazione, mostrandoci dei “dietro le quinte” davvero interessanti. Vediamo qualche esempio.

Il blog della TATE nel corso del 2010 ha “ospitato” i post della co-curatrice della mostra “Gauguin: Maker of Myth”, Christine Riding.
Christine nei suoi interventi racconta tutta l’evoluzione della progettazione legata a questa mostra, offrendo così una timeline narrata dell’evento. Si va dalle prime idee fino ai primi problemi riscontrati nell’organizzazione, dalla ricerca di materiale fino ai feedback durante la prima settimana d’apertura al pubblico.

I suoi interventi hanno un tono assolutamente informale e piacevole: non solo, Christine si pone ad un livello paritario rispetto all’utente chiedendo espressamente suggerimenti e consigli. Soprattutto, emerge una grande, fondamentale, capacità di ascolto.

Inutile dire che i suoi post sono stati un successo: tantissimi commenti, ringraziamenti, richieste e suggerimenti. Uno sguardo dall’interno dell’evento, realizzato molto bene, premiato dall’interesse dell’utenza.

Restando nello stesso ambito, ecco Connections, progetto di più ampio respiro realizzato dal Metropolitan Museum of Art (Met Museum) di New York.

Qui diversi membri dello staff raccontano le opere del museo intrecciando storia ed esperienza personale. Ecco il concept presente sulla pagina:
“The Metropolitan Museum of Art’s Connections invites its diverse staff to offer their personal perspectives on works of art in the Museum’s vast collection. Their voices range from the authoritative to the highly subjective, and touch upon any number of themes and concepts.”

La pagina è ben realizzata così come le immagini dello staff: all’interno ci sono testi grandi, rapidi da leggere, e tutto è immediato e di facile fruizione. Un modo nuovo di raccontare il materiale che già si possiede, con un piglio moderno ed elegante.

E in Italia? Beh, per il 2011 facciamo tutti un grande in bocca al lupo al neonato blog dello staff di Palazzo Madama di Torino, che ha recentemente ri-progettato l’intera presenza sul web.

Articolo Precedente

Harmattan /1

next
Articolo Successivo

Ist es Tanz

next