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Calderoli e la congiura del silenzio

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Sulla vicenda Calderoli è in atto la congiura del silenzio. Nessun giornale, a parte Unità e il Fatto quotidiano, ne ha parlato. Nessuna trasmissione ha approfondito la questione. Nessun partito dell’opposizione ha cavalcato la nostra denuncia, anzi l’hanno scientificamente ignorata. Italia dei Valori ha le prove in mano per far cadere il Governo (leggi tutti i documenti). Ogni giorno le prove a carico di Calderoli diventano più pesanti, si arricchiscono di ulteriori documenti che certificano e dimostrano  le sue menzogne. Calderoli ha cancellato una legge per salvare 36 attivisti del suo partito da un’accusa gravissima, ha abusato del suo potere e mentito in diretta televisiva. Eppure, in questa povera Italia, dove la libertà di informazione e una politica autorevole sono una chimera, un comportamento che non ha uguali per gravità nella storia del Paese viene intenzionalmente tenuto nascosto ai cittadini. Anche gli altri partiti d’opposizione hanno scelto di calare un velo di silenzio sull’intera vicenda e viene quasi il sospetto che si riempiono la bocca con la richiesta di dimissioni del governo ma che in realtà, per paura del voto, non abbiano nessuna intenzione di mandarlo a casa per davvero.

Il ministro Calderoli ha cancellato una norma per favorire i suoi. Ha poi accusato la preposta commissione di averlo fatto. La commissione ha smentito il ministro, dicendo che quella norma, la salva-legam, non c’era tra quelle da cancellare. Poi, quando noi lo abbiamo beccato con le mani nella marmellata, ha detto che non si poteva più tornare indietro, adducendo la scusa di non poter utilizzare la procedura di rettifica quando ad essere abrogate sono norme primarie, cioè leggi. Anche questa è una menzogna e ne abbiamo la prova. Solo due giorni prima lo stesso ministro aveva usato la procedura di rettifica negata per la norma salva legam per rettificare l’abrogazione di altre norme primarie, cioè leggi, che erano state cancellate per errore.

Il ministro Calderoli si è opposto con tutte le sue forze alla rettifica abusando del suo potere di ministro solo per favorire 36 leghisti accusati di banda armata che, grazie alla sua manina fatata, si sono salvati da ogni accusa e andranno prosciolti. Un ministro della Repubblica ha mentito e manomesso una legge nell’esercizio delle sue funzioni. Ogni giudizio lo lascio a voi ma è grave che su questa vicenda sia scesa una soffocante cappa mediatica. E’ in atto la congiura del silenzio. Per questo chiedo a voi di far girare questo video nella rete, unico spazio di libera informazione sopravvissuto. Lo affido a voi, come un messaggio nella bottiglia. Mandiamo a casa questo governo di patetici satrapi e bugiardi patentati!

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