Conversazione con Franz Di Cioccio

Per 2 giorni Roma sarà capitale del progressive con Prog Exhibition Night.

Venerdì 5 e sabato 6 novembre sul palco del Teatro Tendastrisce di via Perlasca 69 si celebrerà il 40° anniversario di una delle espressioni musicali più intense del rock italiano, una corrente capace di raggiungere paesi lontanissimi e diventare un autentico fenomeno di culto in Giappone dove la Pfm conquistò il suo primo disco d’oro nel 1976.

Il Progressive diventò sul finire degli anni ’60 e per buona parte del decennio successivo il punto di riferimento di gruppi come Yes, Genesis, King Crimson, Jethro Tull, E.L.&P. e la fonte d’ispirazione di una nuova realtà italiana.

La forma-canzone venne dilatata inserendo lunghe suite strumentali, Incontri tra il rock e la classica, testi immaginifici e copertine irripetibili.

Un linguaggio nuovo in cui si fondevano perfettamente il classico, il rock e la sperimentazione.

Queste il programma delle due serate.

Venerdì 5 novembre: Pfm con Ian Anderson dei Jethro Tull, l’esperienza delle Orme con Aldo Tagliapietra, Toni Pagliuca, Tolo Marton e David Cross dei King Crimson e i ricostituiti The Trip.

Sabato 6 novembre: Banco del Mutuo Soccorso con John Wetton (Family, King Crimson, Asia), Osanna con David jackson dei van Deer Graf generator e la Nuova Raccomandata con Ricevuta di Ritorno con Thjis van Leer dei Focus.

Un doppio appuntamento ideato da Iaia De Capitani, da anni ideatrice di grandi spettacoli rock, insieme a Franz Di Cioccio che ho appena sentito.

Come e perché nasce Prog Exhibition:

Iaia è come sempre vulcanica e ha avuto l’idea di celebrare i 40 anni del Progressive, anche perchè  le date vanno festeggiate senza però nostalgia e anche perché in questa forma del rock, la musica progressive italiana è seconda solo a quella inglese. E’ stato il pubblico italiano a decretare il successo dei Genesis, degli E.L.&P., dei Gentle Giant, prima ancora del pubblico inglese. Lì suonavano nelle cantine, da noi facevano già i Palasport.

Cosa è stato per te il Progressive.

Per me è stato quel modo di esprimere tutta quella musicalità che avevo raccolto nei miei primi anni da musicista. Tu immagina che all’epoca non c’era tutto quello che c’è oggi. Le scuole di musica, le lezioni su Internet. Era tutto a livello alchimistico. Prendevi un 33 giri, lo mettevi a 16 giri e cercavi di rubare un po’ di idee e di farti al tempo stesso le ossa e le orecchie. Aver trovato una musica che ti permettesse di esprimere le tue capacità era un dono del cielo. Fuori dai 3 minuti della canzone non c’era altro, il Progressive ha aperto la strada ai solisti, ai virtuosi, a quella fantastica espressività che poi dal vivo il pubblico ripaga. Per me è stato ed è ancora uno dei periodi più belli e lo vedo ancora negli occhi dei ragazzi che vengono a sentirci e che vogliono immergersi in quel fiume di note. Una musicalità senza tempo , perché l’immaginazione, anche nel suono, non ha né colore, né sponda, né età, è un rapporto che tu hai con la musica e che ti permette il tuo viaggio personale”.

Per una sera grandi nomi stranieri in ogni band..

C’è stato in quegli anni un autentico gioco di sponda tra Italia e Inghilterra e la Iaia ha pensato di ricreare quell’atmosfera condividendo il palco con i grandi protagonisti inglesi. Un ospite per ogni gruppo, anche per dare alle due serate un sapore di autentica unicità. Con noi ci sarà Ian Anderson con il quale c’è un affinità elettiva. All’epoca noi suonavamo pezzi suoi, poi abbiamo condiviso il palco al Neapolis Rock Festival e appena l’ho chiamato ha detto subito di sì. Il cartellone è fantastico”.

Che concerto sarà quello della Pfm venerdì sera?

Sarà il meglio della nostra produzione progressive, con la possibilità di mettere insieme diverse cose. Ci saranno tutti i classici, dei brani da ‘Stati di Immaginazione’, l’improvvisazione con fughe varie e poi questo momento con Ian Anderson che riserverà più di una sorpresa. Naturalmente filmeremo tutto per la gioia di chi ama questa musica”.

Guarda e ascolta:

Pfm
Banco del Mutuo Soccorso

Le Orme
Osanna

Articolo Precedente

Ricordando Mario Rigoni Stern

next
Articolo Successivo

Leggere Piperno e capire i danni di Berlusconi

next