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Prescrizione per il premier, allo studio una nuova norma per i reati degli incensurati

Allo studio una norma per abbassare i termini di prescrizione per gli imputati. Se approvata il processo Mills sarebbe già prescritto da tempo.
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Una nuova norma salva-premier. E’ quanto scrive oggi l’agenzia Ansa. La regola si basa sulla riduzione dei termini di prescrizione per gli incensurati, già di fatto dimezzati nel 2005 dalla legge ex Cirielli.

Il codicillo potrebbe essere inserito o nel testo sul processo breve, modificando la norma transitoria esistente, o nel ddl anti-corruzione. In questo modo,  il processo Mills potrebbe già risultare prescritto. I termini di estinzione del reato, nel caso di corruzione in atti giudiziari, potrebbe passare dai 10 ai 7 anni e mezzo.

Il reato di cui è accusato il premier, infatti, secondo quanto si legge nella sentenza della Corte di Cassazione (che si è già pronunciata sull’avvocato inglese) sarebbe stato commesso l’11 novembre del 1999 e non il 29 febbraio 2000 come sostenuto fino al secondo grado di giudizio. In entrambi i casi, comunque, se la norma venisse corretta, la prescrizione sarebbe già scattata perché i sette anni e mezzo sarebbero in ogni caso già trascorsi.

Sulla questione si è espresso nel pomeriggio il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti: “Acquista credibilità la voce della ricerca di una ancora diversa soluzione dei processi rispetto a quella del lodo Alfano. Si parla di accorciare ulteriormente i termini della prescrizione nel caso di incensurati e poi potrebbe affrontare il futuro e quindi le elezioni, senza lo scudo della sospensione del processo”. Intanto si aspetta la decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento.

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