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Gli occhi della politica puntati sulla Woodstock di Grillo

Apprezzamenti e prese di distanza da parte del Partito democratico. Mentre Idv e Verdi avanzano proposte di coalizione
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Beppe Grillo dice di non essere interessato ai partiti, ma i partiti sono interessati a lui. Dal Pd ai Verdi e all’Idv gli occhi del palazzo sembrano essere puntati alla due giorni di Woodstock 5 stelle in corso a Cesena.

Il primo apprezzamento arriva da Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico: “Chi ha un ruolo politico come me deve ascoltare le persone riunite a Cesena per la Woodstock 5 stelle”. Dare attenzione “a quella parte degli italiani che, anche attraverso la Rete e in particolare i blog, chiede trasparenza, legalità e più merito in Italia”. Del successo di Grillo è preoccupato invece Giuseppe Civati, che dal prato di Cesena, dove è andato “per capire”, si dice convinto che il Pd “rischia di farsi portare via una bandiera che può essere sua”. E attacca: “I toni sono bossiani”. L’idea di Grillo, “non essere di destra né di sinistra – afferma l’enfat prodige del Pd e consigliere regionale in Lombardia – è la stessa, espressa qualche anno fa da Bossi, con lo stesso tono un po’ incalzante, un po’ urlante, anche questo e’ significativo”.

L’Idv guarda ai grillini come possibili alleati. “Le giornate di Cesena sono interessanti, divertenti e ricche di contenuti che possono contribuire a far crescere la politica del Paese, afferma Luigi De Magistris. L’europarlamentare e responsabile giustizia dell’Idv aggiunge: “Sono favorevole al movimento e ritengo nello stesso tempo che ormai servono punti di incontro per un viaggio comune sulla strada dell’alternativa, senza timori di essere fagocitati, da una parte o dall’altra. La scelta eventuale di Grillo e del movimento di andare da soli contro tutti sarebbe anche legittima, ma la politica significa anche saper stabilire delle alleanze. Insomma il tempo dei ‘vaffà è finito: per costruire l’alternativa serve un lavoro comune”.

Anche i Verdi mettono sul piatto una possibile coalizione. “Lavoriamo insieme”, propone Angelo Bonelli, presidente del Sole che ride. “Il dialogo importante, possibile e concreto lo vedo con la gente di Beppe Grillo. Magari lui risponderà picche, ma sarebbe un buon segnale per il Paese. Poi, sia chiaro, non sto chiedendo a Grillo di dialogare con me, ma un confronto permanente con i nostri militanti”.

Per quanto Beppe Grillo dica di non essere interessato ai partiti, i partiti si interessano a lui. Dal Pd ai Verdi e all’Idv tutti gli occhi del palazzo sembrano essere puntati alla due giorni di Woodstock 5 stelle in corso a Cesena.

Un primo apprezzamento arriva da Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico: “Chi ha un ruolo politico come me deve ascoltare le persone riunite a Cesena per la Woodstock 5 stelle”. Dare attenzione “a quella parte degli italiani che, anche attraverso la Rete e in particolare i blog, chiede trasparenza, legalità e più merito in Italia”. Del successo di Grillo è preoccupato invece Giuseppe Civati, che dal prato di Cesena, dove è andato “per capire”, si dice convinto che il Pd “rischia di farsi portare via una bandiera che può essere sua”. E attacca: “I toni sono bossiani”. L’idea di Grillo, “non essere di destra né di sinistra – afferma l’enfat prodige del Pd e consigliere regionale in Lombardia – è la stessa, espressa qualche anno fa da Bossi, con lo stesso tono un po’ incalzante, un po’ urlante, anche questo e’ significativo”.

L’Idv guarda ai grillini come possibili alleati. “Le giornate di Cesena sono interessanti, divertenti e ricche di contenuti che possono contribuire a far crescere la politica del Paese, afferma Luigi De Magistris. L’ europarlamentare e responsabile giustizia dell’Idv aggiunge: “Sono favorevole al movimento e ritengo nello stesso tempo che ormai servono punti di incontro per un viaggio comune sulla strada dell’alternativa, senza timori di essere fagocitati, da una parte o dall’altra. La scelta eventuale di Grillo e del movimento di andare da soli contro tutti sarebbe anche legittima, ma la politica significa anche saper stabilire delle alleanze. Insomma il tempo dei ‘vaffà è finito: per costruire l’alternativa serve un lavoro comune”.

Anche i Verdi mettono sul piatto una possibile coalizione. “Lavoriamo insieme”, propone Angelo Bonelli, che nella storia dei Verdi sarà l’ultimo presidente. “Il dialogo importante, possibile e concreto lo vedo con la gente di Beppe Grillo. Magari lui risponderà picche, ma sarebbe un buon segnale per il Paese. Poi, sia chiaro, non sto chiedendo a Grillo di dialogare con me, ma un confronto permanente con i nostri militanti”.

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