In cinquemila, questa sera, hanno assistito allo stadio dei Pini alla cerimonia organizzata per ricordare la strage ferroviaria di Viareggio che un anno fa ha provocò 32 vittime. Una cerimonia che si e’ aperta con la lettura di un brano tratto dal Piccolo Principe fatta da alcuni bambini della scuola di Lorenzo e Luca Piagentini, due dei bimbi morti nell’esplosione del treno merci che trasportava gpl.

A parlare a nome della citta’ e’ stato invece il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, l’unico politico voluto sul palco dai comitati dei familiari delle vittime. “E’ passato un anno – ha detto Lunardini – un anno di dolore, un dolore composto, quasi silenzioso, ma anche forte nella sua determinazione a chiedere ed ottenere risposte dalle istituzioni, dagli enti, dalla giustizia. Risposte che non potranno restituire i cari scomparsi, che non cancelleranno il dolore dei feriti, che non faranno scordare il terrore di quella notte e i disagi dei mesi successivi. Ma che sono indispensabili e che stiamo accogliendo con una ansia che vorrebbe un giorno placarsi del tutto”.

Conclusa la commemorazione allo stadio, i partecipanti hanno dato vita a un lungo corteo che ha attraversato le strade della citta’ per raggiungere via Ponchielli, strada divenuta il triste simbolo della tragedia dello scorso anno. Qui alle 23.50 le sirene dei mezzi di soccorso delle pubbliche assistenze, della protezione civile e dei vigili del fuoco ricorderanno l’istante esatto in cui e’ avvenuta la tragedia e subito dopo il fischio di un treno in transito concluderà la serata.

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