Il senatore Marcello Dell’Utri è stato condannato anche in appello per aver avuto rapporti continuativi con Cosa Nostra dagli anni Settanta fino al 1992: questa è la notizia sconvolgente proveniente da Palermo. L’uomo per vent’anni amico della mafia ha poi fondato Forza Italia. Vi sembra poco?
Ma il Tg1 di Augusto Minzolini, anche in questo editoriale pubblicato sul sito, preferisce indorare la pillola, sottolineare la diminuzione di pena rispetto al primo grado e valorizzare la smentita di “avere avuto un ruolo nella presunta trattativa tra mafia e politica dopo il 1992”. Così Minzolini nasconde la notizia della condanna e alimenta l’imbarazzante euforia del centrodestra: ma che cosa c’è da festeggiare, quando il fondatore di Forza Italia viene condannato per mafia? Le inchieste sulle stragi del 92-93 e sulla trattativa mafia-Stato proseguono, ci saranno altri processi, arriveranno altre sentenze. Per ora, almeno un punto fermo è stato messo: il braccio destro di Silvio Berlusconi per due decenni è stato sodale della mafia.
Gianni Barbacetto