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Senato, maggioranza battuta su revisione modello professionale delle forze armate: Mdp vota con l’opposizione

Gli ex esponenti del Partito democratico si sono espressi contro la proposta dell'esecutivo. Soppresso l'articolo 9 della delega, ovvero uno dei capisaldi del libro bianco della difesa del 2015
Senato, maggioranza battuta su revisione modello professionale delle forze armate: Mdp vota con l’opposizione
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Rottura al Senato tra la maggioranza e gli ex democratici ora in Mdp. L’esecutivo è stato battuto in commissione Difesa del Senato dopo che Mdp ha votato con l’opposizione. E’ stato così soppresso l’articolo 9 della delega per la revisione del modello professionale delle forze armate che è uno dei capisaldi del libro bianco della difesa del 2015. All’attacco i renziani: “Oggi in Senato Articolo 1-Mdp, ha votato con tutte le destre, mandando sotto il governo. La solita coerenza”, ha commentato l’onorevole dem Andrea Marcucci.

Il senatore di Mdp Federico Fornaro invece ha spiegato che “non si tratta di un trabocchetto”: “Questo episodio”, ha detto interpellato al telefono dall’agenzia Ansa, “scava il solco di una posizione che abbiamo preso all’indomani della brutta vicenda della gestione della delega sui licenziamenti collettivi: lavoriamo per contenere le deleghe al governo per ripristinare le prerogative del Parlamento”. Quindi ha aggiunto: “Nessun trabocchetto: il governo aveva dato parere negativo ad altri emendamenti e noi li abbiamo ritirati, ma abbiamo deciso di tenere questo mio emendamento perché interveniva su una parte di delega che dava il via alla trasformazione di contratti da tempo indeterminato a tempo determinato, con la precarizzazione delle forze armate. Ma non siamo noi ad aver votato con le opposizioni, sono loro ad aver votato un mio emendamento”.

Anche i 5 stelle hanno votato con Mdp. “Il governo”, hanno dichiarato i senatori grillini Maurizio Santangelo, Bruno Marton e Roberto Cotti, “sta tentando di accentrare poteri nel Capo di stato maggiore della Difesa, oggi siamo riusciti a impedirglielo, in Aula continueremo la nostra battaglia”.

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