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Morbillo, bambina di 9 anni morta ad aprile a Roma: non era vaccinata

Il caso è stato inserito solo ora nel registro di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità. La piccola era stata ricoverata il 19 aprile ed era affetta da una malattia genetica. Intanto in Sardegna si è registrato il primo caso di tetano tra i bambini dopo 30 anni
Morbillo, bambina di 9 anni morta ad aprile a Roma: non era vaccinata
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Una bambina di 9 anni è morta lo scorso 28 aprile all’Ospedale Bambino Gesù di Roma a causa delle complicanze dovute al morbillo contro il quale non era stata vaccinata. La piccola era stata ricoverata dal 19 aprile ed era affetta da una malattia genetica. “Non capisco come mai il fatto esca solo ora sui giornali”, ha commentato a ilfattoquotidiano.it il primario di pediatria e presidente della società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani, “io ne ho parlato più volte con i giornalisti e in occasione dei miei interventi in vari convegni”. Secondo l’agenzia Adnkronos, il motivo è da ricercare nel fatto che il caso è stato inserito solo ora nel registro di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità. Il 22 giugno scorso, un bambino affetto da leucemia è morto a Monza per complicanze dovute al morbillo.

La bimba, nata a febbraio 2008 era residente nel comune di Latina. La malattia pregressa da cui era affetta (cromosopatia), rilevano fonti sanitarie, non era comunque incompatibile con la vaccinazione contro il morbillo. L’inizio dei sintomi (febbre e congiuntivite) risale al 14 aprile e la diagnosi di morbillo è stata confermata in laboratorio il 26 aprile. Le complicanze riportate dalla piccola sono polmonite e insufficienza respiratoria. Quest’ultima è riportata anche come causa del decesso. “La piccola non era stata vaccinata per timore, quando invece, essendo un soggetto più fragile per via della patologia di cui era affetta, ne avrebbe avuta estrema necessita’”, ha commentato Villani. “Il morbillo in questo caso sicuramente è stato il fattore scatenante, certamente una bambina che aveva una situazione importante ma non sarebbe morta ad aprile se non avesse contratto il morbillo”. E ha concluso: “Dobbiamo rispettare le decisioni di tutti e non cercare di dare colpe. Quello che è fondamentale a questo punto è creare una cultura condivisa sull’importanza delle vaccinazioni”.

Intanto in Sardegna è stato registrato il primo caso di tetano tra i bambini dopo 30 anni. Un ragazzino di 10 anni, in vacanza con la famiglia, è stato ricoverato per tetano nell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano. La malattia infettiva acuta è causata dal batterio Clostridium tetani per la quale esiste un vaccino a cui però il piccolo non era stato sottoposto. Il bimbo, che si trova in ospedale da sabato scorso, non corre pericolo di vita e le sue condizioni sono in progressivo miglioramento, anche se permangono alcuni sintomi tipici della patologia come le contrazioni muscolari e la paralisi dei nervi cranici. All’origine dell’infezione era stata una caduta dalla bicicletta, che aveva causato al bambino una ferita da taglio sulla fronte, inizialmente curata in un ospedale della penisola, dove, secondo quanto riferito dagli operatori sanitari, era stata proposta ai genitori in via cautelativa la terapia con immunoglobulina antitetanica, come da prassi. Proposta che sarebbe stata rifiutata.

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