La Cina è sconfinata e, come spesso accade a nazioni tanto vaste e poliedriche, riesce molto spesso a sorprendere: nel bene e nel male. Se è vero che il Paese asiatico è tuttora tra quelli più esposti al mondo nella produzione di energia elettrica bruciando carbone, d’altro canto ha da tempo avviato la revisione delle politiche energetiche verso un’elettrificazione molto spinta (nonché ottenuta da fonti rinnovabili, così dovrebbe essere), in special modo nel campo della mobilità. La sperimentazione di un innovativo tram elettrico, capace di muoversi senza la necessità delle classiche rotaie, appartiene a quest’ultimo filone di ricerca, mostrando una volta di più il potenziale delle idee orientali: semplici quanto efficaci.

Il “serpentone” meccanico, infatti, si sposta seguendo una speciale verniciatura apposta sul tracciato in asfalto, seguendo tracciati preimpostati: il tutto, naturalmente, nell’ottica de movimento autonomo dalla macchina, senza necessità di operatori. Il tram in questione, denominato ART (Autonomous Rail Transit), è in sperimentazione nella provincia dello Hunan nella cina centrale ed è il primo al mondo a poter vantare questo potenziale di spostamento, che offre vantaggi di non poco conto riunendo la convenienza della mobilità collettiva con costi di messa in opera molto ridotti e versatilità assai più elevata.

Il tram ART al momento è costituito da un insieme di tre carrozze per una lunghezza complessiva di 32 metri, con larghezza di 2,65 m ed altezza di 3,4 m. La capacità di trasporto è di 307 persone, mentre le prestazioni annunciate prevedono una velocità massima di 70 km/h. E l’alimentazione? A muovere l’ART ci pensa una batteria al litio di dimensioni adeguate, con un’autonomia di 25 km e appena 10 minuti di ricarica.

Il sistema di guida su vernice impiega speciali sensori che rilevano i rispettivi “fari” di guida incorporati nella speciale tinta dell’asfalto. L’intera sequenza di dati viene inviata in tempo reale ad una centrale operativa che li impiega per incrociarli con info su viabilità ed eventuali ostacoli sul percorso, in modo da consentire al tram di seguire le rotaie “virtuali” adattandosi ad ambiente ed imprevisti. La guida autonoma fa parte delle linee guida del progetto, anche se per il momento resta ancora allo studio. L’ART attuale include due cabine di guida con operatori umani, una anteriore e l’altra posteriore, come si vede dal video qui sotto.

Il progetto offre, come si accennava, una forte sostenibilità economica, poiché nei piani della società che l’ha ideato, la Crrc, l’eliminazione dei binari taglierebbe di un quinto circa i costi rispetto alla messa in opera di una tradizionale metropolitana su binario. I piani di sviluppo di questo tram futuristico prevedono la realizzazione di una prima linea di servizio effettivo entro il 2018 nella città di Zhuzhou, lunga 6,5 km. L’intero progetto è pensato in primo piano per le cittadine cinesi di dimensione intermedia o medio-piccola, dove le metropolitane tradizionali sono assenti ed il trasporto pubblico meno efficace: l’ART garantirebbe un’alternativa interessante alla mobilità privata, con impatto ambientale locale prossimo allo zero.

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