L’ordine dei medici di Treviso radia un suo iscrittoil ministro della Salute e il presidente dell’Istituto superiore di Sanità esultano parlano della “prima radiazione di un medico antivaccini“, mentre i suoi legali protestano contro una condanna che definiscono dettata dal “massimo arbitrio e irragionevolezza”.  A quattro giorni dalla contestatissima puntata di Report, il tema vaccini infiamma nuovamente la cronaca italiana. E questa volta coinvolge un medico, il dottor Roberto Gava, radiato dal suo ordine e accusato dalle alte sfere della sanità italiana di essere contrario alle vaccinazioni.

Un’accusa rigettata dai suoi legali che contestano aspramente la sanzione decisa dall’ordine.  “Vorrebbero definire il dottor Gava come anti-vaccinista, mentre egli è un bravo professionista che tende a non utilizzare i vaccini solo quando essi sono sconsigliabili”, dicono gli avvocati Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto, annunciando subito una battaglia legale, che porterà alla sospensione del provvedimento. “La legge – spiegano – prevede la sospensione cioè l’inoperatività di queste sanzioni quando sono impugnate, poiché gli Ordini dei medici sono sostanzialmente non competenti, sono associazioni rappresentative di imprese economiche che cioè mirano al lucro, perciò sono inaffidabili, sono a rischio di a rischio dei troppo spesso sottaciuti conflitti di interesse le cui condizioni adombrano l’indipendenza e la trasparenza delle valutazioni”.

Blogger del fattoquotidiano.it, laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, e poi studioso di Agopuntura Cinese, Omeopatia Classica, Bioetica e Ipnosi Medica, Gava è autore di testi di Farmacologia e numerose pubblicazioni scientifiche.”Da una ventina d’anni sto cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendomi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella più appropriata”, scrive nella sua biografia.

A dare notizia della radiazione del medico è stato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità. “Grazie a Ordine medici Treviso per aver radiato primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini”, ha scritto su twitter il numero uno dell’Iss. “È evidente che la commissione etica formata da 15 persone, per quanto riguarda Treviso, ha ritenuto che sia stato violato il codice deontologico, ma qui mi fermo”, dice invece Luigi Guarini, presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso. “Non posso commentare, c’è il segreto istruttorio – aggiunge Guarini – Seguo la cosa sui social, ma mi limito a leggere, vedo che parlano i legali di Gava e a loro lascio i commenti”. Per la verità, però, a commentare la radiazione di Gava è arrivata persino il ministro Beatrice Lorenzin. “È un momento in cui è necessario assumere delle posizioni chiare. La vaccinazione è l’arma di prevenzione più efficace e questo lo dice la scienza. Non entro nel merito del caso specifico perché c’è un principio che bisogna rispettare ed è quello che consegna agli ordini professionali la totale autonomia in merito ai procedimenti e alle sanzioni disciplinari nei confronti degli iscritti”, dice la titolare del dicastero della Salute.

Netta la replica dei difensori del medico. “Gava è stato condannato soltanto per le sue idee, idee ben fondate sull’esigenza di personalizzazione di ogni vaccinazione per prevenire i gravi pericoli e i vari danni da vaccino ai singoli pazienti, contro la vaccinazione indiscriminata di massa”, dicono gli avvocati Riondato e Piccolotto. “In mancanza della motivazione che ritarda rispetto alla divulgata notizia sulla sanzione della radiazione, la difesa del dottor Gava nota che la radiazione è conforme alle attese fin dalle primissime fasi del procedimento, perché già allora il presidente dell’Ordine Luigino Guarini ha comunicato a più persone che il procedimento contro Gava sarebbe stato un ‘processo a Galileo Galileì‘, il quale com’è noto è stato ingiustamente e pesantemente condannato, come ora capita al dottor Gava”, continuano i legali, annunciando il ricorso alla Commissione centrale esercenti professioni sanitarie. “L’Ordine – concludono – infligge a Gava la massima sanzione, come quella che sarebbe inflitta ad un medico pluriassassino dei suoi pazienti. Ciò significa che nel caso Gava si è dispiegato il massimo di arbitrio e di irragionevolezza”.

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