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Andria, esplosione in commissariato: ferito addetto pulizie. Questura: “No attentato, è esplosa conserva di pomodoro”

Lo scoppio mentre l'operatore stava svuotando i cestini. Le sue condizioni non sono gravi. Secondo la Questura di Bari la deflagrazione avvenuta alle 11.35 è stata provocata dalla deflagrazione di un reperto, sequestrato e custodito nei locali del commissariato, consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con all’interno sali e zucchero
Andria, esplosione in commissariato: ferito addetto pulizie. Questura: “No attentato, è esplosa conserva di pomodoro”
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Un addetto alle pulizie è rimasto ferito dopo un’esplosione nell’androne del commissariato di polizia di Andria. Sul posto si trovano gli artificieri e i vigili del fuoco mentre l’uomo è stato trasportato all’ospedale: è ferito lievemente, ma non si conoscono le sue condizioni. A provocare lo scoppio è stato probabilmente un ordigno di piccole dimensioni. L’esplosione ha fatto cadere una parte del cartongesso che divideva due ambienti e ha mandato in frantumi alcune finestre. Alcune schegge di vetro hanno raggiunto l’addetto alle pulizie. Al momento dello scoppio l’uomo stava svuotando i cestini dei rifiuti, mettendo il contenuto in un’unica busta che ha appoggiato per terra: in quel momento si è verificata l’esplosione.

“Non credo che qualcuno sia riuscito a portare all’interno del commissariato l’ordigno esploso questa mattina, è più probabile che fosse all’esterno” ha detto il questore di Bari, Carmine Esposito. “Saranno le indagini – ha aggiunto il questore – a chiarire cosa sia accaduto”. L’esplosione non è stata originata da un attentato, né la matrice è legata alla criminalità, anche organizzata, ma si è trattato di un incidente. Secondo la Questura di Bari la deflagrazione avvenuta alle 11.35 è stata provocata dalla deflagrazione di un reperto, sequestrato e custodito nei locali del commissariato, consistente in un barattolo di conserva di pomodoro con all’interno sali e zucchero. L’esplosione, riferisce la polizia, si è verificata al piano terra del commissariato, in prossimità dell’ingresso.

Il contenuto del reperto “ha subito una modificazione chimica, causata dall’ossidazione a contatto con il metallo dell’involucro, tale da trasformare i sali in picrato di ammonio, materiale esplodente sensibile ad urti e sfregamenti”. Il manufatto, custodito all’interno dell’ufficio Reperti, era destinato alla distruzione, anche in coincidenza “con la più generale attività – prosegue la nota della polizia – di ricognizione e riordino degli uffici Reperti della Questura e dei commissariati disposta recentemente dal questore di Bari, Carmine Esposito“. Le indagini, invece, dovranno chiarire “come mai tale materiale repertato si trovasse all’interno del sacco dei rifiuti trasportato dall’addetto alle pulizie rimasto ferito nell’esplosione”. Il ferito, dipendente della ditta di pulizie dello stabile del commissariato, è stato ricoverato all’ospedale di Barletta con una prognosi di 20 giorni per ipoacusia neurosensoriale, ustioni alla gamba ed al piede sinistro ed abrasioni agli arti. Anche un dipendente della polizia municipale di Andria, presente al momento dei fatti negli uffici del commissariato, è rimasto lievemente coinvolto nell’esplosione, riportando contusioni guaribili in cinque giorni.

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