Cinque amici fin dall’infanzia e un legame che si rafforza nel tempo, grazie anche a ricordi e traumi occultati da maschere di felicità. Potrebbe essere l’incipit di un film in stile Stand by me, o di una serie come Stranger Things che molto si rifà all’immaginario degli anni 80. E invece è la storia – vera – degli Od Fulmine, band fra le più interessanti dell’underground genovese, di cui è uscito a distanza di due anni dall’album di debutto, il secondo disco intitolato Lingua Nera.

“Ci conosciamo da molti anni, abbiamo avuto esperienze importanti in altri gruppi, poi abbiamo deciso di fondare una band per conto nostro in una fase della vita in cui le paure di ieri riaffiorano grazie alle nuove, e le canzoni aiutano ad affrontarle in maniera rassicurante”, racconta il cantante Mattia Cominotto, autore della gran parte dei testi, e che assieme al batterista Saverio Malaspina ha militato nei Meganoidi, mentre il resto del gruppo è formato da Riccardo Armeni (bassista che milita tuttora nei Meganoidi), Stefano Piccardo (chitarre) e Fabrizio Gelli (chitarre).

Riguardo al nome del gruppo, Cominotto spiega che “Od Fulmine è il nostro capitano. Nel primo disco abbiamo raccontato il naufragio avvenuto durante un’ipotetica traversata, a causa di un fulmine che ha spaccato in due la nostra imbarcazione: su una parte c’era il capitano Od, sull’altra c’eravamo noi. Le canzoni parlano del viaggio compiuto per tentare di raggiungere il nostro capitano. L’ultima cosa che ricordiamo di Od è il suo sguardo rassicurante nonostante la parte di barca sulla quale era a bordo si allontanasse dalla nostra”.

Se l’epica caratterizza il primo disco, in Lingua Nera invece si torna a riva, tratteggiando ritratti di persone, cantando di cannibali, topi liberati e verità, con brani che oscillano  tra la luce e l’ombra con un linguaggio molto personale. “Rispetto al primo disco abbiamo dato più spazio alle pulsazioni ritmiche che le parole avevano già in sé: inizialmente l’intenzione era quella di darci uno stile ben definito. Ci eravamo detti che volevamo essere più solidi rispetto al primo disco che si rifaceva a un rock anni ’90 americano con una matrice cantautorale italiana forte. Questo invece è più ritmico, più percussivo, più incalzante, meno anni ’90, ma comprensivo di diverse sfumature”.

Composto da 14 brani, Lingua Nera è un album variegato dal punto di vista sonoro, anche se la base è un rock d’autore, con le chitarre in primo piano, una sezione ritmica particolarmente curata e i ritornelli spesso sono cori liberatori. Pezzi consigliati: L’altra per te e La verità, che presenta  un ospite d’eccezione, Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti che degli Od Fulmine dice: “Raccolgono l’eredità della musica genovese di questo secolo da poco cominciato e alzano la bandiera di una scena indipendente sempre sorprendente. Io mi sono trovato in questi mesi a cantare La Verità a squarciagola, da solo, nel giro d’Italia del tour dei Tre allegri ragazzi morti”. Ascoltandolo sarà per tutti evidente il motivo.

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