“E adesso, Signore, che si fa?”. Così il vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole, durante i funerali di Stato di 35 delle 49 vittime marchigiane del terremoto del 24 agosto che si sono tenuti nella palestra del capoluogo. Ma durante l’omelia ci sono state anche parole di speranza: “Sotto le macerie c’è qualcosa che ci dice che le nostre campane torneranno a suonare”. Poi il prelato ha invitato a “stare insieme”, perché “siamo una sola famiglia” e è questa la “scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta”. Alle esequie ha partecipato il capo dello Stato Sergio Mattarella, che in mattinata ha visitato Amatrice e Accumoli, e agli sfollati ha assicurato:”Non vi lasceremo soli. Non vi preoccupate, faremo tutto il possibile per starvi vicino”. Il presidente della Repubblica ha anche visitato i feriti del terremoto nell’ospedale Mazzoni,  regalando una bambola alla piccola Giorgia, la bambina estratta viva dalle macerie dopo 16 ore, che oggi fa il compleanno.[brightcove]5101709259001[/brightcove]

Presenti ai funerali anche il premier Matteo Renzi con la moglie Agnese, visibilmente commossa, i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, e il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. I funerali religiosi delle vittime di Amatrice e Accumoli si svolgeranno martedì alle 18. A Roma e Pomezia si sono già tenuti alcuni riti privati.

video di David Marceddu e Giulia Zaccariello
Nel giorno del lutto nazionale, il bilancio provvisorio dei morti è intanto salito a 291. Nella notte sono stati estratti tre nuovi corpi dalle macerie dell’hotel Roma di Amatrice. Per ora risultano essere 230, in tutto, le persone rimaste uccise nel paese del Reatino. Restano 11 le vittime ad Accumuli e 49 ad Arquata. Sono poi 388 i feriti ricoverati in ospedale. Nelle zone colpite continua lo sciame sismico: dalla mezzanotte le nuove scosse sono state 92, che portano il totale a 1.332. La più forte, di magnitudo 4.0, è stata registrata in provincia di Ascoli Piceno, non lontano da Arquata del Tronto, alle 4:50. La Protezione civile ha dichiarato comunque finita la fase di prima emergenza. Ora inizia l’attività di recupero dei beni della popolazione sfollata e nelle prossime settimane verrà preparato il dossier per chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione Europea. 

Il presidente della Repubblica è arrivato prima delle 9 in elicottero ad Amatrice dove ha visitato la zona rossa, fermandosi davanti alla chiesta di Sant’Agostino insieme al sindaco Sergio Pirozzi e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il capo dello Stato è andato poi per Accumoli, prima di recarsi ad Ascoli Piceno per i funerali. E’ passato anche davanti alla scuola crollata nonostante fosse stata ristrutturata solo nel 2012, in teoria con criteri antisismici, e ha stretto la mano ad alcuni soccorritori della Croce Rossa complimentandosi con loro per l’instancabile lavoro di questi giorni. Mattarella ha poi proseguito verso il Centro Operativo di coordinamento della Protezione civile.

Renzi, invece, ha visitato la palestra comunale di Ascoli Piceno, mentre dalla folla assiepata all’esterno della palestra si è levata una voce: “Presidente ci hai portato qualche bonus?”. Poi un breve coro di “Buu” che si è interrotto non appena l’auto del Premier ha lasciato il luogo delle esequie.

CRONACA ORA PER ORA

Ore 18.40 – Falsi tecnici chiedono soldi per sopralluoghi – Ai Centri operativi comunali istituiti nei comuni marchigiani colpiti dal sisma del 24 agosto continuano ad arrivare segnalazioni dei cittadini su sconosciuti che si presentano nelle abitazioni millantando autorizzazioni inesistenti per effettuare sopralluoghi antisismici, con tanto di tariffa. E’ successo a Tolentino, ma anche in altre città, Ancona compresa.

Ore 17.53  Procuratore: “Probabile ci siano responsabilità umane” – “Dovremo verificare i motivi per cui determinati fabbricati sono crollati e altri no, questo sarà il compito dei prossimi giorni”. Lo ha detto a Rainews24 il procuratore capo di Rieti, Giuseppe Saieva, che coordina l’indagine con l’ipotesi di reato di disastro colposo sul terremoto che ha devastato Amatrice e Accumoli. Per il procuratore, “è probabile che ci siano responsabilità umane, bisognerà stabilire a carico di chi”.

Ore 17.30 – Bilancio vittime sale a 291 –  A seguito del decesso dell’uomo ricoverato presso l’ospedale di Perugia e proveniente da Arquata, il bilancio delle vittime del terremoto del centro Italia, comunicato dalle Prefetture di Rieti e Ascoli Piceno, è salito al momento a 291: 230 ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto. Lo rende noto la Protezione civile. 

Ore 17.10 – Amatrice, 14 vittime da identificare – Su un numero totale di 239 corpi su cui il team specializzato nell’attività di riconoscimento vittime ha operato nella zona del sisma, risultano ad oggi identificate 225 persone. Per altri 14, invece, c’è ancora un’identificazione: nello specifico, per 9 di loro c’è un nome presunto e si attende il riconoscimento da parte dei familiari, mentre per 5 non c’è alcuna identificazione e si è proceduto al prelievo di un campione per l’esame del Dna. E’ quanto riferisce il tenente colonnello del Ris di Roma, Andrea Berti, che fa parte del team.

Ore 16.30 – Fermati due pregiudicati per presunto sciacallaggio – Polizia di Roma Capitale ha fermato due pregiudicati per sospetto sciacallaggio ad Amatrice (Rieti), paese terremotato: si aggiravano con fare sospetto tra le rovine di uno stabile sgomberato di Amatrice. I sospettati, due, italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 km e di essere lì per aiutare: agli accertamenti, condotti con l’ausilio di una stazione mobile dei Carabinieri, sono risultati pregiudicati con numerosi precedenti specifici tra cui furto e rapina.

Ore 15.40 – Commissione Grandi Rischi: “Segnale chiaro” – “Ci vuole un segnale chiaro” che solleciti in Italia l’urgenza di mettere in sicurezza case ed edifici pubblici. Lo ha detto il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci. “Il rischio sismico c’è, ma il danno che viene da quel rischio può essere cambiato di un fattore enorme”. 

Ore 15.30 – Grasso: “Pronti ad anticipare apertura Senato” – “Era fissato il 13 (settembre, ndr) per l’apertura del Senato, ma siamo disposti ad anticipare”. Così il presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso ad Amatrice.

Ore 14.44  – Mattarella regala bambola a piccola Giorgia –  Una bambola: è il regalo del capo dello Stato, Sergio Mattarella, alla piccola Giorgia, che oggi compie 4 anni, e che il presidente ha visitato con gli altri feriti del terremoto nell’ospedale Mazzoni. Lo ha raccontato il sindaco di Arquata, Petrucci, che ha accompagnato Mattarella dai pazienti e dai familiari della bimba, estratta viva dalle macerie dopo 16 ore a Pescara del Tronto mentre la sorellina Giulia è morta. Mattarella, riferisce Petrucci, si è intrattenuto da solo con la piccola per qualche minuto.[brightcove]5101833859001[/brightcove]

Ore 14.41 Grasso: “Indagare su crollo edifici che dovevano essere ristrutturati” – “C’è perplessità nel vedere che delle cose che andavano ristrutturate con criteri antisismici siano potute crollare  è una problematica che sarà indagata- ha continuato Grasso – E’ necessario prevenire perché gli errori e queste vittime abbiano un significato, perché non succedano più eventi del genere o almeno siano limitati.

Ore 14:26 – Fermati due sospettati di sciacallaggio ad Amatrice
La Polizia di Roma Capitale ha fermato ad Amatrice due pregiudicati sospettati di sciacallaggio. I due si aggiravano con fare sospetto tra le rovine di uno stabile sgomberato. Sono stati portati nella base operativa anche per allontanarli dalla folla che iniziava ad inveire. I sospettati, due italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 km e di essere lì per aiutare. Agli accertamenti, condotti con l’ausilio di una stazione mobile dei Carabinieri, sono risultati pregiudicati con numerosi precedenti specifici tra cui furto e rapina. Indagini sono ancora in corso per stabilire se avessero nascosto eventuali beni.

Ore 14:19 – Grasso: “Perplessità per crollo di edifici appena restaurati”
“Desta perplessità il fatto che delle cose restaurate siano crollate”. Così il presidente del Senato Grasso ad Ascoli Piceno, ai funerali delle vittime del terremoto.

Ore 13:28 – Renzi: “Ditemi che cosa è meglio per voi”
“Ditemi cosa è meglio per voi: non possiamo decidere tutto noi da Roma”. Così il premier Matteo Renzi parlando con alcuni terremotati al termine dei funerali delle vittime ad Ascoli Piceno. “Dovete essere voi a dirci se volete rimanere nei vostri territori, cosa è importante per voi”. A Pescara del Tronto, ha aggiunto, “penso sarà impossibile ricostruire, ci sono stato, è tutto distrutto”. Ma su Arquata invece “possiamo lavorare”.

Ore 13:22 – Vigile del fuoco depone lettera sulla bara di una bambina: “Scusa se siamo arrivati tardi”
“Ciao piccola, scusa se siamo arrivati tardi, purtroppo avevi smesso di respirare. Ma voglio che tu sappia da lassù che abbiamo fatto tutto il possibile per tirarti fuori di lì. Ciao Giulia, anche se non mi hai conosciuto ti voglio bene. Andrea”. Questa la lettera che un vigile del fuoco ha deposto sulla bara della piccola Giulia, 9 anni, morta nella notte del terremoto.

Ore 13:19 – Mattarella all’ospedale di Ascoli Piceno
Il capo dello Stato Mattarella è arrivato all’ospedale di Ascoli Piceno, dove farà visita ai 52 feriti ricoverati dopo il sisma che ha colpito Lazio e Marche il 24 agosto scorso. Ricoverata nella struttura anche la piccola Giorgia, salvata dalle macerie grazie anche alla sorellina Giulia, morta per farle da scudo. Oggi Giorgia compie 4 anni e a lei Mattarella porterà un piccolo dono.

Ore 13:12 – Renzi: “Ci siamo e ci saremo sempre”
“Ci siamo e ci saremo sempre”. Così il presidente del consiglio Renzi si è rivolto ad alcuni sindaci parlando del sostegno alle aree colpite dal terremoto di due giorni fa. Lo ha riferito il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli. Tra i punti su cui c’è stata condivisione, vi sono interventi urgenti per la ricostruzione della scuola, della chiesa e del municipio di Arquata del Tronto.

Ore 13:04 – Renzi: “Fondamentale far ripartire tutte le scuole”
“E’ fondamentale far ripartire tutte le scuole” delle aree colpite dal sisma, “anche questo è un aspetto da non sottovalutare perché fondamentale”. Così il premier Renzi a un cittadino di Arquata del Tronto che lo ha avvicinato al termine dei funerali solenni.

Ore 12:56 – Agnese Renzi in lacrime: “L’idea dei bambini mi distrugge”
“L’idea dei bambini mi distrugge. Mi dispiace tanto, tantissimo”. Così Agnese Renzi, scossa dai singhiozzi, si rivolge a una donna della protezione civile al termine dei funerali solenni nella palestra di Ascoli.

Ore 12:55 – Protezione civile: “Finita la fase di prima emergenza, parte il recupero dei beni”
“La fase di prima emergenza è ormai terminata e prende avvio l’attività di recupero delle masserizie della popolazione sfollata”. E’ quanto si legge in un comunicato della protezione civile delle Marche. “La gestione sanitaria la situazione si va normalizzando”, continua il comunicato. Da oggi è assicurato anche il servizio veterinario. Da domani a mezzogiorno sarà in funzione a Rieti la direzione comando e controllo (Dicomac), ossia il comitato operativo della protezione civile nazionale distaccato sui luoghi del terremoto. Sono stati disattivati i posti medici avanzati e cinque ambulanze vanno a rafforzare il servizio di 118 ordinario, una a Borgo di Arquata del Tronto, una nella frazione di Pescara del Tronto, due ad Arquata del Tronto e una nella zona rossa a servizio dei soccorritori. I campi tenda verranno assistiti dai medici di medicina generale, oltre che dal servizio 24 ore su 24 garantito da un’ambulanza con medico a bordo.

Ore 12:34 – Procuratore Rieti: “Frase sulla sabbia negli edifici estrapolata dal contesto”
Il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, intervistato da Radio 24 sulle prime indagini del post terremoto, ha spiegato che la sua dichiarazione riportata da alcuni giornali sull’ipotesi che gli edifici crollati siano stati costruiti con “più sabbia che cemento” è stata “estrapolata da una considerazione che facevamo in modo assolutamente generale con riferimento alle possibilità che parte di un edificio possa crollare e parte no”. “Dico ‘mah, può dipendere un po’ da tutto, dal fatto che magari in quel caso la malta sia più carica di sabbia che di cemento’, quindi era semplicemente una considerazione assolutamente, non dico salottiera, ma giù di lì”, ha spiegato Saieva. “Non abbiamo nessun dato investigativo certo e addirittura ci basiamo al momento sui media. Le nostre forze di polizia giudiziaria sono tutte impegnate in quell’attività oppure in attività di coordinamento, non possiamo neppure distoglierla per acquisizioni che si possono fare in un secondo momento”.

Ore 12:22 – Protezione civile pronta a chiedere risorse dal Fondo di solidarietà Ue
Il Dipartimento della Protezione civile, “nelle prossime settimane, in stretto raccordo con le regioni coinvolte, coordinerà la predisposizione del dossier per richiedere l’accesso al Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea (Fsue)”. “Il Fondo – ricorda la nota –  è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all’interno dell’Unione”. La Protezione civile ricorda che “la domanda di contributo deve essere inviata dal Paese richiedente alla Commissione entro 12 settimane a partire dal giorno dell’evento che ha provocato danni”. Ogni regione dovrà predisporre la documentazione riferita al proprio territorio, che verrà poi uniformata dal Dipartimento della Protezione civile per essere trasferita alla Rappresentanza Permanente d’Italia a Bruxelles.

Ore 12:16 – Raccolti 6,1 milioni di euro attraverso il numero solidale 
Attraverso il numero solidale 45500 sono stati finora raccolti 6.120.296 euro per le popolazioni colpite dal terremoto. “I fondi raccolti – comunica la Protezione civile in una nota – saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma”.

Ore 12:08 – Il vescovo legge una pagina di Don Camillo alle prese con l’alluvione: “Stare insieme è la scialuppa di salvataggio”
Durante l’omelia, D’Ercole ha letto una pagina di Don Camillo, il celebre personaggio di Giovannino Guareschi, e di quando l’”originale parroco deve affrontare il dramma dell’alluvione“. Anche quei cittadini sono alle prese con le domande rivolte a Dio: perché? La risposta data da don Camillo e indicata dal vescovo: “Stare insieme è la scialuppa di salvataggio nella tempesta”.

Ore 11:58 – Il vescovo ricorda le sorelline Giorgia e Giulia. La più piccola si è salvata, la maggiore è morta
Nel corso dell’omelia il vescovo ha ricordato Giorgia e Giulia, le due sorelline, una sopravvissuta e l’altra morta che sono diventate tra i simboli del sisma: “La più grande Giulia purtroppo morta, ma ritrovata in una posizione protettiva su Giorgia, una bimbetta di scarsi cinque anni che sembrava spaesata con la bocca piena di macerie. Morte e vita erano abbracciate, ma ha vinto la vita: Giorgia. Anzi, dalla morte è rinata la vita perché chi esce dal terremoto è come se nascesse di nuovo”. 

Ore 11:56 – “Io non vi abbandono, voi non perdete il coraggio”
“Non abbiate paura, non vi lasceremo soli”. Così, ricalcando le parole di Papa Wojtila, il vescovo D’Ercole durante i funerali per le vittime marchigiane del sisma. “Io non vi abbandono – ha detto rivolgendosi ai familiari delle vittime – ma voi non perdete il coraggio, perché solo col coraggio potremo ricostruire le nostre case e le nostre chiese. E ridare la vita alle nostre comunità”. “Non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza – ha detto ancora il vescovo si familiari – ma non perdete coraggio. Insieme – ha ribadito – ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte”.

Ore 11:41 – “Le campane torneranno a suonare”
“Le torri campanarie, che hanno dettato i ritmi dei giorni e delle stagioni, sono crollate, non suonano più. Polvere, tutto ormai è polvere. Eppure, sotto le macerie, c’è qualcosa che ci dice che le nostre campane torneranno a suonare, ritroveranno il suono del mattino di Pasqua”. Lo ha detto nell’omelia ai funerali delle vittime del terremoto il vescovo D’Ercole. “Un terremoto è la fine: un boia notturno venuto a strapparci di dosso la vita. La nostra terra, però, è popolata di gente che non si scoraggia”.

Ore 11:35 – Il vescovo: “E adesso, Signore, che si fa?”
“Ci uniamo ai nostri fratelli di Accumoli e Amatrice, perché siamo una sola famiglia“. Così il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole ha aperto le celebrazioni dei funerali di Stato. “‘E adesso, Signore, che si fa?’ Quante volte, nel silenzio agitato delle mie notti di veglia e d’attesa, ho diretto a Dio la stessa domanda che mi sono sentito ripetere da voi in questi giorni”, ha detto poi nell’omelia.”A nome mio, nel nome di questa nostra gente tradita dal ballo distruttore della terra: ‘E adesso che si fa?’ mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall’angoscia, dall’avvilimento di esseri umani derubati dell’ultima loro speranza. E’ una domanda oggi senza risposta. La risposta forse è il silenzio, e la pace, e per me la preghiera”. “Questa notte – ha continuat- ho rivolto questa domanda a Dio, gli ho presentato l’angoscia di tante persone, queste persone strappate da loro famiglie, sventrati dal terremoto. Che faranno?”. “Sui social in tanti mi hanno scritto ‘non ripetere le solite cose di voi preti’. E giusto invece che le ripetiamo e le diciamo insieme. Signore, c’è chi ha perso tutto…. Dove stai? Apparentemente nessuna risposta, ma se guardate oltre scorgerete qualcosa di più profondo. Potete testimoniare che il terremoto può togliere tutto, tranne il coraggio della fede”.

Ore 11:34 – Abbraccio tra Cialente e il sindaco di Arquata del Tronto Petrucci
Un lungo abbraccio fra due sindaci uniti da una grande tragedia collettiva: il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è andato a cercare il sindaco di Arquata del Tronto Leandro Petrucci appena entrato nella palestra di Ascoli dove si celebrano i funerali delle vittime del sisma marchigiano, e l’ha abbracciato.

Ore 11:24 – Mattarella applaudito all’arrivo nella palestra di Ascoli per i funerali 
Il presidente della Repubblica ha raggiunto la palestra comunale di Monticelli ad Ascoli dove stanno per essere celebrati i funerali delle vittime del terremoto. Il suo ingresso è stato accompagnato da un applauso.

Ore 11:15 – Anche Di Maio e il sindaco dell’Aquila Cialente ai funerali
Le autorità sono sedute in una delle prime file della palestra dove si svolgeranno i funerali di alcune delle vittime. Diversi i sindaci, tra cui quello dell’Aquila Massimo Cialente. Presenti anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, e gli europarlamentari Antonio Tajani e David Sassoli. Con loro inoltre il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Ore 11:08 – Prima ordinanza della Protezione civile per gli interventi urgenti
Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile, ha firmato la prima ordinanza con le linee per i primi interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza. “Nell’ordinanza – rende noto il Dipartimento – sono individuati i soggetti che assicurano gli interventi sotto il coordinamento del Capo Dipartimento della Protezione Civile: i Presidenti delle Regioni, i prefetti e i sindaci dei comuni interessati dall’evento sismico, insieme alle componenti e alle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile”. Le attività messe in campo in questa fase “sono relative al soccorso, all’assistenza e al ricovero delle popolazioni colpite dal terremoto, alla messa in sicurezza delle aree interessate e agli interventi urgenti volti a evitare situazioni di pericolo o maggiori danni. Per l’indirizzo di tutte le operazioni il Capo del Dipartimento istituisce la Dicomac, una struttura di coordinamento sul territorio, che è articolata in funzioni di supporto”.

Ore 11:04 – Il numero delle vittime sale a 290
“Il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia è salito a 290”. E’ l’ultimo aggiornamento fornito dalla Protezione Civile sui dati della Prefettura di Rieti. “Duecentotrenta persone hanno perso la vita ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 49 ad Arquato”.

Ore 11 – Renzi e Grasso arrivati ad Ascoli per i funerali
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente del Senato Pietro Grasso sono appena giunti alla palestra comunale di Monticelli ad Ascoli dove si terranno i funerali delle vittime del terremoto.

Ore 10:52 – Mattarella: “Non vi lasceremo soli”
“Non vi lasceremo soli. Non vi preoccupate, faremo tutto il possibile per starvi vicino”. Lo ha detto il presidente Mattarella parlando con gli sfollati del sisma nel campo di Accumoli. Il presidente ha fatto i complimenti ai volontari per l’allestimento del campo. “Il presidente ha detto che ci pensa lui, che cercherà di far sistemare tutto, anche ad Amatrice. E io mi fido di lui”. Così Roberto Marrocchi, 47 anni, invalido civile per un incidente d’auto e con la casa lesionata ad Accumoli.

Ore 10:40 – Fiat aderisce alla raccolta fondi attraverso la Croce Rossa
Fiat Chrysler aderisce a una raccolta fondi attraverso la Croce Rossa Italiana per sostenere le popolazioni colpite dal sisma. Il gruppo, si legge in una nota, “si impegna a integrare la somma di denaro raccolta dai dipendenti che vorranno contribuire a questa iniziativa umanitaria”. Inoltre, Fca mette a disposizione degli enti preposti alle operazioni di supporto una flotta di vetture e veicoli commerciali in grado di rispondere alle diverse esigenze logistiche e operative. Fca e Fca Bank offrono un prestito a zero anticipo e zero interessi per 5 anni per coloro che nelle zone interessate hanno visto la propria vettura danneggiata o distrutta. Infine viene offerto ai residenti delle zone colpite un contributo sui ricambi utilizzati negli interventi di ripristino delle vetture danneggiate dal sisma, fino a un importo di 1.500 euro.

Ore 10:27 – Anche la Procura di Ascoli ha aperto un fascicolo per approfondimenti
La Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo di indagine sul terremoto che ha provocato vittime e crolli nel territorio, in particolare ad Arquata e Pescara del Tronto. Lo apprende l’Ansa. Si tratta di un fascicolo a modello 45 (atti non costituenti notizia di reato), volto a consentire accertamenti legali, che il pm Umberto Monti ha affidato ai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli, che consegneranno al più presto una prima relazione.

Ore 10:26 – Identificate due delle vittime estratte dalle macerie dell’hotel Roma
Sono Barbara Marinelli e Matteo Gianlorenzi, coniugi di Orvieto, due delle tre vittime recuperate tra la notte scorsa e stamani dai soccorritori sotto le macerie dell’hotel Roma. La coppia, che erano stata segnalata tra i dispersi, era in vacanza ad Amatrice ed alloggiava nello storico albergo. A comunicarlo è la Protezione civile comunale di Orvieto.

Ore 10:18 – Mattarella lascia Amatrice e parte in elicottero per Accumoli
Mattarella, dopo una visita di circa un’ora ad Amatrice, è ripartito in elicottero in direzione di Accumoli. Il capo dello Stato ha incontrato in forma privata, senza la presenza di giornalisti, le famiglie ospitate nella tendopoli. Prima di decollare nuovamente ha abbracciato il sindaco Pirozzi, che lo ha accompagnato per tutto il tragitto nella città demolita dalle scosse.

Ore 9:56 – Pirozzi: “Mattarella potrebbe essere ricordato come il presidente della ricostruzione da record”
“A Mattarella ho detto: “Lei potrebbe essere ricordato come il presidente della ricostruzione a tempo di record. Non si lasci sfuggire questa chance”. Così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha raccontato a Rainews24 l’incontro con Mattarella. “Lui può diventare il presidente del record – ha ribadito Pirozzi- Sarebbe il coronamento dei un impegno politico di tanti anni”. “Anche lui – ha continuato Pirozzi – è d’accordo che dobbiamo ricostruire dov’era e meglio di come era rifacendo edifici in cemento armato ma con lo stesso aspetto salvaguardando i nostri simboli come la chiesa di S. Agostino”.

Ore 9:47 – “Tra tre giorni bypass sul ponte Tre Occhi di Amatrice”
“I mezzi del genio stanno organizzando il bypass sul ponte Tre Occhi, questo richiederà tre giorni di lavori a partire da oggi”. Lo ha detto il vice capo del dipartimento della protezione civile Borrelli precisando che “la scossa di questa notte non ha provocato danni sul fronte della viabilità”. Il ponte di Amatrice, importante via di accesso verso il comune anche per i soccorsi, è stato chiuso dopo l’ultima forte scossa di venerdì.

Ore 9:38 – I parenti delle vittime nella palestra comunale di Ascoli per i funerali
Ci sono 35 bare, una di fianco all’altra, e le due piccole casse bianche di Giulia e Marisol, le bimbe di 9 anni e 18 mesi uccise dal sisma. Giulia ha fatto da scudo con il suo corpo alla sorella Giorgia, estratta viva dalle macerie due giorni fa, che compie 4 anni oggi. Nella palestra comunale di Ascoli Piceno, dove a breve avranno luogo i funerali solenni per le vittime di Arquata del Tronto, rabbia e disperazione tra i familiari delle vittime raccolti qui dalle prime ore del mattino per l’ultimo saluto ai loro cari.

Ore 9:29 – “1.332 scosse dall’inizio dell’evento sismico”
“Ci sono state 1.332 scosse dall’inizio dell’evento sismico”, ha detto in un punto con la stampa il vice capo della Protezione civile Borrelli. “Le strutture di assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto sono aumentate a 49: 24 nel Lazio e nelle Marche, 25 in Umbria”.

Ore 9:19 – Tutti i canali Rai senza pubblicità nel giorno di lutto nazionale
“La #Rai in occasione del #luttonazionale in memoria delle vittime del terremoto non trasmetterà la pubblicità”. Lo si legge sul profilo Twitter di viale Mazzini.

Ore 9:05 – Nella notte estratte altre 3 vittime. In totale sono 284
Sono 284 le vittime accertate del terremoto. A fornire il bilancio aggiornato è stato il vice capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli. “Ad oggi sono 224 le vittime ad Amatrice, 11 ad Accumuli e 49 ad Arquato”, ha spiegato. “Non ho un dato relativo all’hotel Roma, noi abbiamo il dato ufficiale della prefettura di Roma”.

Ore 8:32 – Sergio Mattarella ad Amatrice
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto il elicottero ad Amatrice. L’elicottero che ha portato il Capo dello Stato ad Amatrice è atterrato sulla elisuperficie, poco distante dal paese, alle 8:32. Giornalisti, fotografi e operatori sono stati tenuti a distanza dall’area. Il presidente visiterà una parte del paese crollato, il centro operativo dei soccorsi e incontrerà gli operatori e le persone ospitate nella tendopoli.

Ore 8:27 – Scossa ad Amatrice alle 8:22
Una scossa di terremoto è stata avvertita ad Amatrice alle 8:22, poco prima dell’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ore 8:08 – Estratti due corpi dalle macerie dell’hotel Roma
Altri due corpi sono stati estratti dalle macerie sotto l’hotel Roma. Si tratta di un ragazzo e una ragazza che non erano tra i dispersi noti ai soccorritori. Le operazioni si sono concluse nella notte: le squadre dei vigili del fuoco sono infatti al lavoro 24 ore su 24 per trovare gli ultimi dispersi del paese del reatino che ha pagato il tributo più alto al devastante terremoto del 24 agosto.

Ore 7:03 – Seconda notte in tenda per i 2.100 sfollati
Seconda notte in tenda per i 2.100 sfollati ospitati nelle tendopoli allestite subito dopo il sisma che il 24 agosto ha devastato Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto. La notte è stata fredda ma tranquilla, nonostante le 35 scosse di terremoto succedutesi dalla mezzanotte di ieri. Sui 2.100 sfollati, 653 hanno passato la notte nel Lazio, 920 nelle Marche e 600 in Umbria. Le associazioni di volontariato presenti sul territorio sono la Cisom, l’Anpas e l’associazione Misericordie.

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