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Livorno, bimba lasciata in auto: donati gli organi. “Serve il segnalatore acustico”

Padre di un bimbo morto nel 2013: "Da tempo chiedo una legge per rendere obbligatori i seggiolini anti- abbandono. Ma la politica fa finta di niente". Codacons: "Servono misure in grado di evitare simili episodi e salvare la vita ai bambini"
Livorno, bimba lasciata in auto: donati gli organi. “Serve il segnalatore acustico”
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Sono stati donati gli organi della bambina di un anno e mezzo morta a Vada (Livorno), dopo essere stata lasciata per 3 – 4 ore in macchina sotto il sole dalla madre (leggi). Il corpo della piccola è stato trasferito dall’ospedale pediatrico Meyer, dove era stata ricoverata, all’istituto di medicina legale dove, con ogni probabilità, sarà eseguita l’autopsia. La mamma della bambina, dopo aver accompagnato l’altra figlia di sei anni al campo solare, avrebbe dovuto portare la più piccola al nido. Invece è andata al lavoro, dimenticandosi la figlia in auto. Ai soccorritori ha detto di “essere stata colpita da un vuoto di memoria”. Adesso potrebbe essere iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

La morte della piccola di 18 mesi ha riaperto il dibattito sugli avvisi acustici nelle auto per ricordare al conducente l’eventuale presenza di bimbi a bordo. Una battaglia portata avanti da tempo da Andrea Albanese. Suo figlio Luca è morto il 4 giugno 2013 sul seggiolino dell’auto mentre lui era al lavoro. Da quel momento l’uomo chiede una legge che renda obbligatori i seggiolini anti-abbandono. Repubblica ha pubblicato un suo appello. “Serve una legge. Ho sempre chiesto una legge, non mi ha ascoltato nessuno. La politica, sia locale che nazionale, ha solo fino di essere attenta al problema mentre dovrebbe mettere al primo posto la tutela della vita, anche di una sola. Se una vita si può salvare va salvata. La mia auto mi avvisa se mentre sto scendendo ho dimenticato accese le luci, ma non mi avvisa se per qualsiasi motivo ho dimenticato la mia vita sul sedile posteriore. Ci sono almeno due proposte di legge in Parlamento, ma qualcuno dimentica di discuterle” conclude l’uomo.

Identica richiesta da parte del Codacons: “Da tempo chiediamo misure in grado di evitare simili episodi e salvare la vita ai bambini – spiega il presidente Carlo Rienzi – e in particolare abbiamo avanzato una proposta alle case costruttrici di automobili: oggi, nelle auto moderne, ci sono avvisi acustici che mettono in allarme il guidatore su diversi fronti: cinture di sicurezza non allacciate, fari accesi, portiere aperte, freno a mano tirato, serbatoio in riserva. E’ necessario anche un avviso acustico collegato con il seggiolino per i bambini o con le cinture di sicurezza posteriori, in modo che, quando il motore viene spento oppure il guidatore apre la portiera oppure fa per scendere dall’auto (basta un sensore di peso), ma la cintura posteriore sia ancora allacciata, scatti immediatamente l’allarme”.

La proposta è condivisa anche da Sinistra Italiana che ricorda: “Giace in Parlamento dall’ottobre 2014 una nostra proposta di legge per affrontare il problema: appare quanto mai urgente introdurre nuove disposizioni nel codice della strada, in forza delle quali diventi obbligatorio adottare un sistema di allarme che segnali la presenza del bambino nel seggiolino del veicolo e scongiuri possibili e inspiegabili tragedie”.

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